AFFECTIO SOCIETATIS: ROSA-DE LUCA, UNA QUESTIONE DI FEELING (E DI IDEE) MANCATE

"365 giorni di nulla". Città di Potenza, la débâcle di Fratelli d’Italia -alleanza nazionale

Lo so che mi attirerò un po’ di critiche dai veloci di tastiera che pullulano sui miei commenti e che troppo spesso sono bravi a criticare, ma solo se restano rigorosamente anonimi. E tuttavia mi sembra di essere su “OGGI LE COMICHE”. Ho cominciato ad avere qualche formicolio alle dita quando ho visto pubblicata la notizia resa da Gianni Rosa, portavoce regionale di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale (si dice così?): “Città di Potenza, De Luca si accinge a rincollare la ‘mattonella del PD’”. Detto fatto è proprio una “gag”. Il voltafaccia: da De Luca a Rosa. Storia di un matrimonio con relativo divorzio annunciato e ideologia della svolta negativa della destra potentina buttata all’aria, passando dall’alleanza senza se e senza ma per conquistare la città di Potenza alla freddezza odierna con tanto di accuse reciproche. (che fine hanno fatto gli slogan del tipo: “Un’altra Potenza è con De Luca sindaco”).Uno dei capitoli più disgraziati della storia comunale del capoluogo di regione è stato scritto da questi esponenti che hanno adottato una politica di rinvio e di dissesto che ha solo causato disastrose conseguenze per la tenuta amministrativa di Potenza. Per non parlare della lealtà e della moralità di entrambi che si beccano a distanza. La premessa è chiara, e va sempre tenuta a mente: l’ingegnere Dario De Luca, durante tutto il “cursus honorum” che lo ha portato a diventare il sindaco di Potenza, ha mantenuto relazioni cordiali e promesso soluzioni immediate con la comunità potentina, purtroppo viziata da subito dall’ombra ingombrante di chi, per far dispetto all’ex sindaco Santarsiero, ha voluto a tutti i costi la dichiarazione di dissesto finanziario del municipio che poteva e doveva essere evitato. Conseguenza che ha portato ad una inevitabile debacle amministrativa causata da un partito senza idee che non sa fare opposizione, figuriamoci governare. Quando finisce, finisce. Crollò l’Impero romano e più di recente il sindaco De Luca. Ora tocca a Rosa: pure per lui suona la campana. Lo pensano ma, per la prima volta, glielo gridano pubblicamente in faccia i giovani di destra capitanati da Giuseppe Mecca su aviglianonline.eu. Basta con i capricci, con le prese in giro, con i figli e figliastri. Basta con una politica dettata dagli interessi personali che hanno sancito lo sfascio della destra aviglianese. Perfino chi difende il leader a microfoni spenti usa toni da disfatta. “Dalla catastrofe di Potenza al naufragio di Avigliano la destra non esiste più e la colpa sappiamo di chi è.”. Tornando al comune di Potenza, al di là degli annunci pre e post elettorali della destra, dal sapore di fumus boni iuris, evidentemente, bastati a persuadere gli elettori potentini della reale volontà di cambiamento del sindaco, oggi abbiamo capito che loro non sanno come questo ente vada governato - Oltre la nomina del suo Capo staff, di un consigliere di FdI (non eletto e poi recuperato e fatto dimettere da consigliere per far posto ad un altro), assunto tramite contratto esterno e non interno come previsto dalle attuali disposizioni di legge. (basta leggere le tante sentenze della corte dei conti), c'è un vulnus di funzioni e di competenze che mai riusciranno a colmare con un Sindaco senza maggioranza, che sta dimostrando ogni giorno tutti i limiti di governane Potenza. Un sindaco che continua a portare nelle stanze comunali le scorie politiche di equilibri mancati e accordi non rispettati. Mi chiedo: Ma la politica è per la gente o sulla gente? Le elezioni non si vincono presentando una lista della spesa e facendo proclami, ma creando un “sentiment positivo”, un processo di riconoscimento reciproco per il bene comune. De Luca, folgorato e bruciato da Rosa, si è scrollato di dosso Rosa e alla fine il PD potentino ha trovato in lui il nuovo timoniere, dopo il ritiro del comandante “fratellino”, ora avrà l’arduo compito di accompagnare un’amministrazione comunale a rischio di estinzione, a causa di elevata litigiosità interna e lotte e congiure intestine, verso il salvifico azzeramento dei conti in rosso della città per farla ripartire. Nel frattempo penso che ancora prevedibilmente, voleranno botte da orbi a “destra” di Potenza per trovare il “colpevole” dello sfascio e, a questo punto, la comunicazione nell'ambito politico del comune di Potenza avrà la necessità di governare la dimensione emotiva di quanti hanno creduto e sono rimasti delusi. Ricordando quindi Riccardo Cocciante e Mina:"lasciamo emergere spontaneamente quel che c'è, cantiamo insieme in libertà: questione di feeling solo di feeling". Mancato! Che sbadato stavo dimenticando la città di Matera e l’elezione del nuovo sindaco con le dichiarazioni del consigliere Gianni Rosa: “Il sindaco De Ruggieri potrà contare sul nostro supporto così come ha fatto sino ad ora. Noi non ci fermeremo. Matera è libera”. Visto le vicende di Potenza, se fossi in De Ruggieri toccherei subito ferro!
16/06/2015 - autore: Enzo Claps
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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