CRESCE QUEL “GIARDINO SOTTO I TIGLI”

Il belvedere del Parco, luogo di ricordi, riscopre la sua bellezza con i volontari

POTENZA - “Il giardino sotto i tigli” rimanda al titolo di un romanzo, al nome di un film, a un racconto dal sapore estivo, è allusivo, racchiude al suo interno molteplici significati. In realtà il progetto ideato dall’Associazio - ne Amici di Montereale, dal suo braccio esecutivo Paz (che sta per Potentini armati di zappa), dall’Associazione Pesaggi Meridiani e dal Nur, laboratorio di partecipazione, ricerca e azione, è il risultato di tante idee e forti sinergie che partono dal territorio e investono trasversalmente le persone di un rinnovato entusiamo nei confronti della città. Questa voglia di fare si è concentrata magicamente sul belvedere del parco di Montereale, luogo di ritrovo, di ricordi, fino a ieri adombrato da un muro di alberi e mutilo dei tigli. Grazie alla collaborazione di più attori - singoli, associazioni, commercianti - il giardino visto come uno spazio fisico in grado di accogliere e proteggere, ma anche come ristoro e quiete dell’animo, ha riscoperto il suo prezioso valore. «Era un giardino senza uguali, con l’aspetto di un pezzo di paradiso e se qualcuno vi entrava indebolito ne usciva forte come un leone - così c’è scritto sul pieghevole del progetto che, rifacendosi a “Le Mille e una notte, Storia di Aladino e della lampada incantata”, lancia un messaggio chiaro: gli scorci suggestivi della città possiedono una tale carica emotiva che, chiunque in essi si rechi, ha la possibilità di vedere ciò che vuole, ciò che sente. «Il parco del Belvedere da anni viveva in uno stato di abbandono - ha spiegato Gerardo Sassano dell’Associazione Paesaggi Meridiani - perciò, in collaborazione con le altre associazioni, abbiamo pensato di dare luce a questo spazio attraverso la bellezza delle piante. Bosso, Lavanda, Loropetalo, Grevillea, Nandina, Camedrio, Spirea e Salvia, specie che resistono alle intemperie e richiedono una minima cura, sono state piantate e ciascuna aiuola è stata poi adottata da un privato. Il nostro obiettivo è lavorare sugli spazi pubblici con l’aiuto della comunità». «Si tratta di piccole azioni con prezzi assai contenuti - ha affermato Antonio Graziadei presidente di Paesaggi Meridiani - in tutto abbiamo speso mille euro, frutto di contributi privati. Ci adoperiamo in maniera indipendente in un momento difficile per la città di Potenza. È stato un progetto studiato ed elaborato che tiene conto di svariati aspetti. All’interno del giardino, infatti, c’è un percorso, una sorta di labirinto con strade senza uscita, ideato per far giocare i bambini. Da anni ci interessiamo di paesaggi naturali e urbani partendo dal concetto di “agopuntura urbana“, che significa proprio riattivare un intero circuito con un punto microscopico ». Circoscritte ma costanti attività hanno realmente messo in moto un meccanismo di rinascita della città. «Ogni domenica mattina, da più di due anni, ci occupiamo come volontari del Parco di Montereale - ha detto Luca Rando dell’Associazione Potentini armati di zappa - abbiamo organizzato numerose attività con lo scopo di rendere il parco un luogo di incontro e di svago». L’idea è innescare un circolo virtuoso che dal parco si irradi in altri posti della città. Tanto ancora si può fare.
28/06/2015 - autore: Angela Salvatore
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA

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