Progressisti per Avigliano, il secondo giorno di opposizione: il consiglio comunale va sciolto perché non ha approvato il bilancio previsionale. L’ora della rappresaglia è scattata e la motivazione è nel T.U. delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, art. 141 “Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali”, ed è nei toni degli house organ “Sabiaesi”. Basta ascoltare gli interventi in consiglio di Mimì Pace e di Antonio Pace (disponibili su aviglianonline.eu sezione evidenza), e basta leggere l’articolo riportato da un quotidiano cartaceo locale per capire che così è molto facile fare opposizione, e – se queste sono le capacità – molto difficile poi governarlo da oppositori un paese. Certo, per fare opposizione può essere sufficiente: basta informare la popolazione che “non è stato approvato il bilancio e affidarsi ad un articolo di legge senza averlo letto e se letto, peggio ancora, per non averlo saputo interpretare. Il fondo è delicato come una mazza chiodata. Si parla di “bilancio” con l’obiettivo di far saltare il banco senza sapere che leggendo gli articoli 141, 151 e 174, siamo lontani dallo scioglimento di un consiglio comune. Gli atti importanti da approvare per non entrare nella limitazione fiscale comunale erano: Imposta municipale propria (IMU); Approvazione aliquote, detrazioni e agevolazioni anno 2015; Tributo comunale per i servizi indivisibili (TASI); Approvazione aliquote anno 2015; Tassa comunale sui rifiuti (TARI); Approvazione tariffe anno 2015. Atti questi, tutti approvati a maggioranza che permettono con più attenzione, ma comunque velocemente di approvare il bilancio previsionale di cui all’art. 174 del T.U., parando così al meglio i nuovi tagli annunciati dallo Stato centrali senza tartassare i cittadini aviglianesi. È certo che è un atto dovuto, ma gli amici progressisti tesserati con il PD raccontano favole, dimenticando che nella scelta del modo di fare opposizione c’è anche una questione di stile. Perché c’è modo e modo per rompere ma certamente non evocare il fantasma di Vito Fernando Rosa che amava scrivere sempre al Prefetto (vero Anna D’Andrea che non dovresti appoggiare questo tipo di opposizione?). E un avvocato coscienzioso dovrebbe avere una certa difficoltà a bollare come deriva autoritaria questi provvedimenti in discussione. Mi sa tanto che tra Vito e Mimì c'è piuttosto antipatia acquisita che opposizione logica, colpa la poltrona da sindaco. Penso che l’opposizione più che chiedere lo scioglimento deve provare a stimolare la maggioranza sull'approvazione del regolamento urbanistico (la soluzione si trova nella relazione previsionale e programmatica, bilancio pluriennale 2014/2016 approvata) e sulla tanta attesa modifica e integrazione dello statuto comunale. È proprio vero: “Un'opposizione che non ha limiti diventa insulsa.”. Di questo passo la maggioranza dormirà sonni tranquilli.

03/08/2015 - autore: Enzo Claps

fonte: AVIGLIANONLINE.EU