SAGRE ED EVENTI D’OGNI TIPO. PUR DI SPENDERE

Una pioggia di soldi del Po Fesr per centinaia di iniziative in tutta la regione. 2,6 milioni di euro per non perdere i fondi europei

POTENZA - Com’è possibile che con i fondi europei si finanzino cose come la Sagra della castagna e dell’abete? O il monachesimo basiliano e il palo della Cuccagna? La risposta è complicata, visto che per quanto discutibili, si tratta di iniziative estive che dovrebbero coinvolgere numerosi cittadini. E gli esempi sono tantissimi (non solo al Sud) visto che la qualità della spesa pubblica è un problema nazionale. Ma si sa, la logica delle politiche locali è fatta spesso di liturgie di captazione del consenso. Naturalmente non fa eccezione neanche la Basilicata. Solo che a distanza di un anno c’è da attuare una sorta di “cura dimagrante”. Non più i 4 milioni e 695mila euro destinati ad iniziative ed appuntamenti di «rilevante valenza storicoturistica » proposte da enti locali ed attuate da attori del sistema turistico, ma poco più di 2,5 milioni di euro. 2.600.308 euro per l’esattezza. Tanti ne servono per una serie di iniziative di promozione e comunicazione del patrimonio culturale intangibile che interessano il territorio lucano. Eventi ed ammissione al finanziamento sono contenuti nella delibera di giunta di fine luglio. Il riferimento è all’Asse IV ”Valorizzazione dei beni culturali e naturali” del Po Fesr 2007-2013. Quello che prevede di valorizzare l’insieme delle risorse culturali e naturali al fine di strutturare pacchetti integrati di offerta turistica in grado di diversificare le destinazioni turistiche regionali ed accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed esteri. Quasi duecento appuntamenti, sconosciuti ai più, buoni però per drenare fondi pubblici con contributi in alcuni casi sostanziosi. Una efficace operazione – così la giustifica mamma Regione – atta a potenziare il sistema di offerta turistica regionale nonché di valorizzazione e fruizione delle risorse turistiche materiali ed immateriali, raccontando e presentando la Basilicata attraverso riti, manifestazioni ed eventi che caratterizzano e connotano la regione. Ma non è solo questo. E’ necessario ed opportuno procedere ad una immediata riprogrammazione delle risorse finanziarie al fine di grantire una accelerazione alla spesa a valere sull’Asse IV del Por Fesr Basilicata 2007- 2013 non procrastinabile. C’è il rischio concreto di veder disperse tutte le risorse del programma operativo entro la scadenza del 31 dicembre. Lo stesso governatore ha richiamato ad un ”comune sforzo istituzionalizzato” affinché venga assicurato il pieno utilizzo dei soldi europei. ”Ad oggi - ha affermato Pittella qualche giorno fa– siamo al 78 per cento della complessiva disponibilità del programma: una percentuale prossima all’80 per cento”. Ed allora in questa estate 2015 non manca proprio nulla. Le tabelle che pubblichiamo in pagina parlano più di ogni altra cosa. Un grande parco divertimenti tra sagre, feste religiose e turismo. Una regione che perde sempre più abitanti e fa i conti con giovani con la valigia in mano, aperta però al nuovo e ai turisti. Uno spettacolo a cielo aperto per i 570mila lucani residenti e tutti quelli di ritorno. E i criteri di selezione? Ci ha pensato una task force individuata con determina del direttore generale del Dipartimento della Presidenza che ha istituito l’elenco rappresentativo del “Patrimonio culturale intangibile della Basilicata”. I finanziamenti - come spiega il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa sono determinati secondo uno schema preciso. «Per le iniziative già finanziate nel 2014 si prende a riferimento l’importo finanziato l’anno precedente, fino a 25.000 euro per intero, da 25.000 a 50.000 euro il 70% (bisognerà capire chi decide e perché un’iniziativa finanziata nel 2014 con 25.000 euro rientra in quelle da finanziare per intero o in quelle al 70%. I soliti bandi fatti tanto per fare) e per gli importi superiori al 50.000 euro solo il 50%. Per le iniziative, diciamo, nuove ovvero che non erano state finanziate lo scorso anno l’importo è 10.000 euro o meno se l’importo richiesto è inferiore ». Due le linee di intervento: la prima – più corposa – per complessivi 1.628.660 euro e l’altra per quelle iniziative (per un totale di 971.720 euro) che pur rappresentando uno specifico bene culturale intangibile ed unanimente riconoscibile si configurano comunque provviste di una dimensione latamente culturale e che meritano di essere accompagnate nella crescita e perfezionate (da Cantinandum e Vinandum di Barile al pane del Lentini di Lauria alla festa di San Gerardo Majella di Muro Lucano). La fetta più grande in quest’asse va alla Sagra della Castagna di Trecchina (52.450 euro). C’è poi il Vernacolo Materano (47.500 euro) passando per Aglianica (Rionero (39.700 euro) fino alla Varola di Melfi (35.500 euro) e alle Cantine di Sant’Arcangelo (26.820 euro). Tra gli appuntamenti principali spicca il cinespettacolo della Grancia a Brindisi di Montagna (72.500 euro) al centro delle polemiche dei giorni per il ritardo circa l’avvio del cartellone degli spettacoli. Nulla a Potenza e Matera per i due appuntamenti della Parata dei Turchi e della Festa della Bruna (l’anno scorso previsti 70mila e 100mila euro). Ma in compenso tanta bellezza (e capacità organizzativa) da ammirare nei comuni lucani. Dove nessuno - alla fine - è scontento.
10/08/2015 - autore: Celestino Benedetto
fonte: LA NUOVA DEL SUD

I COMMENTI DEI VISITATORI
ENZO CLAPS da AVIGLIANO | 10/08/2015 - 14:07
“Sagre ed eventi d’ogni tipo pur di spendere”: Che lo dica Gianni Rosa ci può stare tutto. Che lo affermi Celestino Benedetto giornalista della Nuova del Sud è superato il colmo. In questa pioggia di euro elargiti dalla regione perché non elenca tutte le pubblicità che incassa il giornale per sponsorizzare queste sagre? Come si dice: un colpo al cerchio e uno alla botte.

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