E’ AVIGLIANESE LA PIÙ BRAVA IN LATINO

Benedetta Santoro vince il 13esimo “Convivium galileianum” potentino. Sono stati premiati dalla giuria anche Annalisa Romaniello e Edoardo Peroni

AVIGLIANO - La più brava in latino parla aviglianese. Anzi, le più brave. E in fondo non è strano, viste le tante discendenze del dialetto aviglianese dalla lingua di Virgilio. Si chiama Benedetta Santoro e studia al Liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza. E’ lei la vincitrice della tredicesima edizione del “Convivium galileianum”, organizzato dal Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Potenza “allo scopo di valorizzare nei licei”, specifica il regolamento del concorso, “lo studio del latino, lingua della scienza e della comunicazione tra intellettuali e ricercatori nell’epoca della modernità”. Aperta alla partecipazione degli studenti degli ultimi due anni di tutti gli indirizzi liceali che prevedano l’insegnamento del latino, l’edizione 2015 del “Convivium” ha visto la partecipazione di una ventina di ragazzi, provenienti da varie regioni italiane, che si sono impegnati nella traduzione di un brano tratto dalla “Dissertatio cum nuncio sidereo” di Giovanni Keplero, astronomo, matematico, musicista e teologo vissuto a cavallo fra XVI e XVII secolo, scopritore delle leggi (che da lui hanno preso il nome) che regolano il movimento dei pianeti. Un’opera che lo scienziato tedesco scrisse dopo aver letto l’opera, rivoluzionaria per l’epoca, di Galileo, della quale fondamentalmente accettò le conclusioni, pur senza averle, a quel momento (lo avrebbe fatto successivamente) verificate personalmente. Un brano, quello sottoposto all’attenzione dei partecipanti al “Convivium”, tratto dunque da un testo scientifico (secondo quanto espressamente previsto dal regolamento del concorso) scritto in età moderna, con un tipo di linguaggio ben diverso rispetto a quello degli autori che vengono studiati e tradotti durante i corsi di studio dei licei: assume dunque ancor più valore il successo di una studentessa che proviene dal Classico. Oltre alla traduzione del brano, la valutazione del Comitato scientifico (formato da docenti di filosofia, lettere, matematica e scienze del “Galilei”) si è basata su un commento che gli studenti partecipreso il nome) che regolano il movimento dei pianeti. Un’opera che lo scienziato tedesco scrisse dopo aver letto l’opera, rivoluzionaria per l’epoca, di Galileo, della quale fondamentalmente accettò le conclusioni, pur senza averle, a quel momento (lo avrebbe fatto successivamente) verificate personalmente. Un brano, quello sottoposto all’attenzione dei partecipanti al “Convivium”, tratto dunque da un testo scientifico (secondo quanto espressamente previsto dal regolamento del concorso) scritto in età moderna, con un tipo di linguaggio ben diverso rispetto a quello degli autori che vengono studiati e tradotti durante i corsi di studio dei licei: assume dunque ancor più valore il successo di una studentessa che proviene dal Classico. Oltre alla traduzione del brano, la valutazione del Comitato scientifico (formato da docenti di filosofia, lettere, matematica e scienze del “Galilei”) si è basata su un commento che gli studenti partecipanti al concorso hanno aggiunto alla prima prova, incentrato sull’inquadramento del brano nel contesto storico-culturale dell’epoca con lo scopo di valorizzarne la comprensione e la formalizzazione in linguaggio matematico-scientifico. Oltre alla vincitrice Benedetta Santoro, sono stati premiati Annalisa Romaniello (seconda classificata) del Liceo.
11/08/2015 - autore: Giancarlo Tedeschi
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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