A FILIANO RIFLETTORI PUNTATI SUL RITO DELLA MIETITURA

La manifestazione organizzata dalla Pro Loco. Sette le fasi evidenziate

Parte oggi a Filiano la dodicesima edizione della manifestazione enogastronomica «Lu Muzz’c». È organizzata dalla locale Pro Loco. La manifestazione vuole essere l’emblema di quel lavoro molto importante nella vita del contadino: la mietitura del grano. Lungo il centro storico di Filiano sono stati allestiti sette stand gastronomici per simboleggiare le fasi che scandivano l’attività dei mietitori. Si propongono a tutti i visitatori, le pietanze che componevano la varietà della tradizione agricola perché siano degustate. Tradizionalmente la faticosa giornata dei mietitori era suddivisa in sette fasi (ciascuna denominata con un preciso termine dialettale) rappresentative di altrettanti pasti con cui solevano ristorarsi: lu cantariedd (pane bagnato con vino e cipolla); la luata ‘r secch, con la ciambotta (patate, zucchine, verdure, e altro ancora); lu prime muzz’c, con un pezzo di pecorino, pane e uovo sodo; lu ‘dinn, con pasta di casa con sugo di salsiccia; la murenn’a (frittata); la calata ‘r lu sole (biscotto e un bicchiere di vino); la cantina ‘r lu pratt’c vevitore.. In occasione della sua dodicesima edizione, oltre agli stand gastronomici vi sarà l'allestimento di una mostra con esposizione di attrezzi e macchinari della civiltà contadina, a cura delCircolo "La Corona” e del sig. Salvatore Mancini di Piano del Conte. Non mancherà l'intrattenimento musicale con organettisti locali tra le vie del paese e gruppi di musica popolare, folk e liscio nelle due piazze principali: Niky Fox in Piazza SS. Rosario e Giuseppe Potenza in Piazza Autonomia. «Un evento, questo di “Lu Muzz'c”, che ogni anno attira sempre migliaia di “ospiti”, anche da fuori regione; • ha dichiarato il presidente della Pro Loco Filiano, Vito Filippi - a conferma che l’attenzione verso le tipicità, in modo particolare i prodotti enogastronomici, è trainata e sostenuta dalla crescente attenzione dei cittadini alla qualità dei prodotti alimentari, oltre che dalla volontà di valorizzare e tramandare le tradizioni locali». Si comincia alle 20.
17/08/2015 - autore: Antonio Pace
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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