Baccalà o stoccafisso: Storia di ordinaria convivenza e di straordinaria cucina
Ad Avigliano, la “tradizione” gastronomica del “baccalà” è diventata, da 19 anni, grazie all’ideatore “Pepp’ Schatton’” una sagra di successo che celebra il pesce definito il maiale del mare, la pannocchia dell’orto, di cui non si butta via nulla, l’universale pietanza, cucinata in ogni modo e maniera. Ed era lì l’anno scorso onnipresente in “baccalando” e mentre gli chef dell’Associazione Cuochi del capoluogo lucano lo cucinavano in tutti i modi, tra i presenti si parlava sia dei “massimi sistemi culinari” sia della differenza tra il baccalà e lo stoccafisso. Un unico pesce, ma due prodotti: la differenza tra i due consiste nel tipo di lavorazione che subisce il famoso pesce nordico. Se viene essiccato parleremo di stoccafisso, mentre se avviene la salatura allora avremo il baccalà. Era lì a quel tavolo, proprio al centro nel Chiostro di Città e anche quest’anno sarà li nella giornata del mini-corso di cucina “Baccalando!” che si terrà all’interno dei tre giorni della sagra. Voluto sempre da Vito Lucia, l’assessore “Nordico” trapiantato a Lagopesole con delega, oltre che alla “quadratura” dei conti comunali, anche alla Promozione e alla Valorizzazione del Territorio del Comune di Avigliano. Ma come e quando entra il Baccalà nella tradizione aviglianese? E soprattutto cosa rappresenta questo cibo per noi aviglianesi? Nel pomeriggio del 21 agosto gli aspiranti cuochi in “baccalando” carpiranno dai grandi cuochi lucani i segreti per la preparazione del nobile pesce e forse ogni partecipante, a modo proprio, darà la risposta su che cosa è il baccalà per gli aviglianesi. Un pesce “versatile” che consente a chi lo cucina ampie chance di lavorazione e di inserimento nel pranzo quotidiano. Ultimamente mi hanno fatto assaggiare un piatto dal suggestivo nome “Petali di Baccalà su vellutata di ceci rosmarino e mandorle”. Ovviamente sopra ai petali non mancava “lu prprign’ rosca rosca”. Chi vuole l’ultima fetta di baccalà non manchi il 21, 22 e 23 agosto ad Avigliano: i ristoranti “la Stettola”, “Osteria Gagliardi” e la “ Pietra del sale” ve lo faranno assaporare in vari modi, dal tradizionale all’inventato. Da non perdere: nei giorni 21 e 22 a partire dalle ore 20,30, Aneddoti e proverbi della civiltà aviglianese raccontati dagli attori paesani dell’associazione APS terra. Li troveremo tra i vicoli del quartiere m'bre a la terra in recitazione con“Chi r'avè ritt eglia nu pruverbiè”. La sagra del baccalà e dei prodotti tipici, chiude i battenti domenica 23 con una innovazione al tema: dalle ore 20:00. il Piano dell'Orso si anima per i visitatori, ricordando "lu mustazzuol' r'la zita“ prodotto dal biscottificio aviglianese. “Ropp’ lu baccala’, eglia Buon’ pappusc’ nata’ vepta”.
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18/08/2015 - autore: Enzo Claps |
fonte: AVIGLIANONLINE.EU |