Torna il culto religioso della Madonna del Carmine, adesso anche on line.
AVIGLIANO - Come ogni anno, il 16 luglio, la statua della Madonna del Carmine, viene portata in processione sull’omonimo monte per essere, poi, ricondotta in città, la seconda domenica di settembre, presso la Basilica dedicata alla Vergine. La venerata statua della “regina”, la Beata Vergine Maria SS. del Carmelo, viene portata a spalla, prima nel centro abitato e, poi, verso il santuario del monte a nord del comune. La processione prosegue verso il santuario del Carmine, percorrendo quello che era un antico tratturo che conduceva al monte. Dunque, un’antica tradizione di cui non tutti sono a conoscenza. La comunità aviglianese, insieme ai molti fedeli dei comuni limitrofi, devoti alla Vergine del Monte Carmine, partecipano all’evento religioso, salendo a piedi in processione e percorrendo più di dieci chilometri sotto il sole e, a volte, anche scalzi. Durante il tragitto la statua lignea della Madonna è seguita da una moltitudine di fedeli, oltre che dai “cinti”. Quest’ultimi, anch’essi portati a spalla per tutto il percorso, vengono costruiti dai migliori artigiani aviglianesi, in gara tra loro. I “cinti” che rappresentano, in genere, torri, navi, frontespizi di chiese o altarini caratteristici, vengono realizzati in segno di devozione. Sono veri e propri “castelli di cera”, costruiti con candele variopinte, rivestiti con cartapesta colorata, nastri, fiori e spighe di grano, disposti su uno scheletro di legno, sempre in onore alla Madonna che, già nel 1811, fu proclamata protettrice di Avigliano da Monsignor Bartolomeo De Cesare. Dunque, nel territorio aviglianese, questo culto mariano, si è diffuso prima che in altri luoghi della Basilicata ed è stato tramandato di generazione in generazione, accrescendo la devozione dei fedeli anche in seguito ad eventi catastrofici meno noti, soprattutto ai più giovani. Nel 1694, infatti, la popolazione di Avigliano si salvò da un violento terremoto; dunque, la statua della Madonna, oggi, viene lasciata nella cappella del Carmine fino a settembre, proprio in ricordo di quel tempo trascorso dalla comunità aviglianese sul monte. Proprio con l’intento di far conoscere l’origine di questa importante tradizione alle nuove generazione, due giovani aviglianesi, Mariassunta Telesca e Claudio Miglionico, hanno pensato di portare in rete la storia della Madonna del Carmine. Grazie alle informazioni raccolte presso l’archivio della Parrocchia di Avigliano e alle diverse ricerche personali, Mariassunta, studentessa di Lettere, che già da qualche anno pensava di ricostruire la storia della Madonna, ha voluto inserire le notizie raccolte online, in forma sintetica, proprio per garantirne la fruibilità ai ragazzi. Così, è stato creato uno spazio in rete dedicato al culto della Regina del Carmelo, al fine di far conoscere la storia della processione non solo ai giovani aviglianesi ma, anche, a tutti gli interessati che si trovano oltre i confini regionali e nazionali. |
17/07/2012 - autore: Antonella Rosa |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA |