QUEI MONDI SOTTOMARINI NELL’ARTE PITTORICA DI SALVATORE

Mostra nella Pinacoteca provinciale di Potenza fino al 10 ottobre prossimo

Ventuno nuove opere che illustrano angoli di un immaginifico paese natio sommersi in un surreale mondo sottomarino. «Acquario» è la mostra, promossa dalla Regione Basilicata e dalla Provincia di Potenza, dell’ar tista lucano Marco Salvatore ospitata dalla Pinacoteca provinciale di Potenza fino al 10 ottobre prossimo. Nato ad Avigliano nel 1946 e diplomatosi a Salerno presso l’Istituto Statale d’Arte, nella Sezione arte della ceramica, ha conseguito le abilitazioni in Discipline pittoriche, in Educazione artistica e in Arte della Ceramica e Vetro; allievo dell’incisore Mario Scarpati, ha frequentato l’atelier del pittore Remigio Claps. Tanta emozione per il professor Salvatore visto la presenza del presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Piero Lacorazza, della dottoressa Fiorella Fiore e della dottoressa Maria Teresa Gino della Pinacoteca provinciale Come dopo una rinascita, in una seconda vita, Marco Salvatore riprende un’incompiuta. Nelle serie di litografie «Acquario » del 1996 e «Acquario 2» del 2008, gli scorci di paese erano già calati sott’acqua, ma erano senza colori. Oggi, ventuno nuove tele ritraggono gli stessi angoli di un immaginifico paese natio sommersi in un surreale mondo sottomarino, nel quale predominano le tinte del blu; una natura forte, capace di modificare ciò che incontra, una natura che quasi non consente vita all’umano. Infatti, in un antico abitato, dell’uomo, restano solo architetture che ha saputo costruire nella storia, scorci di una civiltà oggi sommersa: non è importante come si chiamino i luoghi o dove siano realmente, sono in fondo ad ogni uomo che ha una storia e riescono a meravigliarlo ancora. «Con questo percorso – ha spiegato la dott.ssa Gino – il professor Salvatore ci invita a non rimanere in superficie, la sua volontà è quella di rappresentare ciò che non c’è più, un luogo universale che riporta al luogo di infanzia, sempre caro e presente nella memoria e nei ricordi. Marco Salvatore ha la capacità di catturare l’identità e traslarla in un’ope - ra. Questa istituzione, la Pinacoteca provinciale, ha il compito di accompagnare gli artisti lucani nel loro percorso; è grazie a loro che noi cogliamo il senso del nostro lavoro. Vedendo queste opere, vorrei fare una dedica alle persone che sono realmente sommerse, perché le loro vite sacrificate dalla nostra prepotenza ci restituiscano un senso”. E dal profondo blu del mare dipinto nelle opere dell’artista lucano, anche una toccante riflessione del presidente Lacorazza sulle acque del Mediterraneo teatro della perdita d’identità dei popoli che lo attraversano e di quelli che stanno lì a guardarli morire inghiottiti dal blu. “L’auspicio è – ha concluso Marco Salvatore –che anche in voi, guardando le mie opere, riaffiorino i sogni, i luoghi e i ricordi della vostra infanzia».
14/09/2015 - autore: Maria Vittoria Pinto
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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