PER IL «PADIGLIONE BASILICATA» IL PRIMO PASSO CON AVIGLIANO

radici progetto in movimento dall’incontro tra i sindaci de ruggieri e summa, presente d’andrea

Nasce il progetto del “Padiglione Basilicata ”. I sindaci di Matera e Avigliano, Raffaello De Ruggieri e Vito Summa, al lavoro per creare la struttura che racconterà la storia lucana. L’idea è nata qualche giorno fa, nel corso di un incontro pubblico che si è svolto in città. «La struttura - spiega De Ruggieri - consentirà di rappresenterare e promuovere il patrimonio culturale dei territori lucani, gli stessi che compongono la peculiarità della nostra regione che oggi si ritrova accanto a Matera nella sua corsa verso il 2019, anno in cui la città dei Sassi sarà Capitale europea della cultura. Come già accaduto per esperienze quali l’Expo di Milano, la storia, le geografia, l’ambiente le tradizioni, il valore che hanno condotto allo sviluppo di interi territori diventano elemento centrale di un percorso attrattivo. La sfida vinta il 14 ottobre del 2014 - prosegue De Ruggieri - appartiene non solo alla nostra città, ma a tutte le comunità lucane, detentrici di patrimoni culturali e storici di straordinario valore, che meritano un luogo in cui ritrovarsi e mantenere forte i rispettivi messaggi. È per questo che ho pensato al Padiglione Basilicata e al significato che rappresenterebbe per tutti noi. L’identità di una popolazione - aggiunge - è da sempre composta da tratti di un percorso in evoluzione che non deve trascurare nessun aspetto e nessun particolare. Dalle lotte contadine allo sviluppo industriale, dal patrimonio agricolo alla forza delle comunità rurali, la Basilicata parla attraverso i suoi territori che, per questo, assurgono al valore di testimoni del tempo». L’idea ha trovato già il consenso di Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto del ministroDario Franceschiniai Beni e attività culturali che ha definito l’iniziativa “molto interessante” e si è detto pronto a collaborare. La valorizzazione del patrimonio storico della Basilicata resta al centro delle attività dell’amministrazione guidata da De Ruggieri, che aggiunge inoltre: «Entro il 2019 bisogna ricondurre a Policoro le Tavole di Heraclea che si trovano in un deposito del Museo nazionale archeologico di Napoli, realizzando anche un’area espositiva dedicata alla storia della Riforma Fondiaria, una vicenda che parte dai coloni greci e intorno alla quale le città lucane vogliono sviluppare un progetto che racchiuda le differenti visioni della storia in grado di rappresentare i numerosi volti della regione in vista del 2019. Occorrerà anche riportare la tela del Mantegna che si trova a Capodimonte (Napoli) da riunire finalmente alla Statua di S. Eufemia a Irsina. Il percorso di quest’opera è particolarmente articolato: dalla cittadina del Materano, l’opera fu ceduta dagli irsinesi al Vescovo di Andria che la vendette ai Borboni i quali infine la portarono a Tivoli. All’epoca dell’Unità d’Italia, i piemontesi si impadronirono della quadreria e la portarono a Capodimonte».
11/11/2015 - autore: Redazione
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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