interventi di tutta una serie di esperti e studiosi della materia
LAGOPESOLE - Nel cuore della Basilicata, tra le aree estese del Potentino e del Vulture -Melfese, nell’antica e storica Lagopesole, importante borgo del Comune di Avigliano, c’è oggi un evento - ad iniziare dalle ore 17 nelle Sale del Castello - che ha tantissimo di culturale, storico-monumentale e pure di impulso turisticomonumentale. Un evento per un certo verso originale ed irripetibile. Ed il merito, non solo organizzativo, è della Soprintendenza alle Belle arti e paesaggio di Basilicata e della stessa Regione lucana. L’occasione è fornita - proprio per iniziativa della stessa Soprintendenza da qualche tempo molto attiva nel promozionare i monumenti lucani, iniziando da quelli del nord Basilicata - dalla presentazione dei volumi ”Castelli, mura e torri della Basilicata” di Lucio Santoro, a cura di Francesco Canestrini, Ed. Artstudiopaparo. Dopo i saluti del presidente della giunta regionale lucana Marcello Pittella, del soprintendente belle arti e paesaggio della Basilicata Francesco Canestrini e del segretario regionale del Mibact Leonardo Nardella sono in programma diversi interventi di tutta una serie di esperti e studiosi della materia. Tra gli altri, il dott. Giuseppe Zampino, già dirigente del ministero dei Beni ed attività culturali, il prof. Cosimo Damiano Fonseca, rettore emerito della Università degli studi della Basilicata, del dott. Francesco Sisinni, già direttore generale del ministero dei Beni ed attività culturali, e l’on. Gianpaolo D’Andrea, capo gabinetto del mistero in carica ai Beni ed attività culturali e turismo. Appare evidente sin d’ora che l’appuntamento di oggi al Castello federiciano di Lagopesole abbia in termini molto chiari tutto e di più per rappresentare un punto di verifica ed anche di confronto sulla condizione staticooperativa dello stesso maniero e soprattutto del ruolo che un po’ tutti i monumenti lucani - e quindi non solo di quello sede del convegno che pure è tra i più belli e importanti della nostra regione - possono e devono avere nello sviluppo della cosiddetta ”industria del forestiero”. Ci sono già da molti anni al riguardo programmi ed idee al riguardo. L’obiettivo ora da centrare è quello di valorizzarli al massimo e inserirli in un contesto di itinerari turistici ”importanti”. E non solo a livello regionale, anche in rapporto alle iniziative da svolgere, con prospettive pluriennali, per Matera capitale europea 2019, ma pure in ambito interregionale. Un po’ come avviene già, ad esempio, per i Sassi di Matera e per alcune aree delle coste ioniche e tirreniche.
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20/11/2015 - autore: C.Car. |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |