UNA LUNGA LOTTA: 15 ANNI ACCANTO ALLE VITTIME

Telefono donna a la Casa "Ester Scardaccione"

POTENZA - II Centro Antiviolenza e la Casa delle Donne Ester Scardaccione compiono quindici anni di attività. Quale occasione mi-gliore della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza degli uomini contro le donne, per ripercorrere le tappe di un cammino di solidarietà e accoglienza nei confronti delle donne vittime di abusi fisici e psichici. L’Associazione Telefono Donna ha festeggiato il significativo anniversario nella Sala. Inguscio della Regione Basilicata contornata di fiori rossi e affetto. Il numero di Telefono Donna è semplice: 0971.55551 Dall’altra parte del filo ci sono persone disposte ad ascoltare, a capire. «È importante capire come si sta affrontando il problema ed essere consapevoli di ciò che serve per andare avanti - dice Angela Blasi, presidente della Commissione Pari Opportunità - le risorse destinate ai centri antiviolenza sono state ridotte in maniera elevata, pur essendo indispensabili. Bisogna rimboccarsi le maniche, e portare avanti un percorso di prevenzione iniziando dalle scuole. Ester Scardaccione è un esempio di grande professionalità dal volto umano. Era convinta che la solidarietà fosse indispensabile, da questo presupposto è nata l’Associazione Telefono Donna». «La violenza sulle donne avviene ovunque anche nei luoghi meno impensati - spiega il questore di Potenza Giuseppe Gualtieri - il più grande pericolo che si corre è la normalizzazione di un comportamento violento. L’unica soluzione a determinate forme di violenza è la denuncia. La Regione Basilicata ha fatto numerosi passi in avanti con l’istituzione del codice rosa». «Siamo arrivate fin qui dopo anni di lavoro entusiasmante e innovativo - ricorda Cinzia Marroccoli, presidente dell’Associazione Telefono Donna - non è stato facile reperire le risorse per aprire la Casa delle Donne intitolata alla memoria di Ester Scardaccione. La struttura ha ospitato 171 donne che hanno lasciato un segno indelebile nella mia mente. Ancora oggi, dopo quindici anni, periodicamente ci imbattiamo sempre negli stessi problemi e siamo costrette ad affrontare le solite diatribe di tipo burocratico. È indispensabile una legge che metta a sistema tutte le attività di recupero e reinserimento delle donne vittime di violenza. Andiamo avanti grazie alla caparbietà e alla testardaggine perché crediamo che la violenza sfugga a qualsiasi interpretazione razionale e, pertanto, nessuno è esente».
26/11/2015 - autore: Angela Salvatore
fonte: IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA

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