PROGRESSISTI DEMOCRATICI: NESSUNA PROGRAMMAZIONE, ASSENZA DI TRASPARENZA E REGOLE DEMOCRATICHE

Il gruppo di minoranza boccia la variazione di assestamento generale del bilancio 2015

La totale assenza di programmazione, la totale mancanza di progettualità insieme alla propensione al non rispetto delle regole democratiche, sono le caratteristica predominanti dell’azione amministrativa che caratterizza l’amministrazione comunale di Avigliano guidata dal sindaco Vito Summa; ne è riprova la “Variazione di assestamento generale del bilancio 2015” approvata a maggioranza lunedì scorso, 30 novembre, dai consiglieri del gruppo consiliare “CENTROSINISTRA PER AVIGLIANO” insieme all’intera giunta comunale. Lo rendono noto i consiglieri comunali di Progressisti Democratici di Avigliano Antonio Pace, Federica D’Andrea, Anna D’Andrea, Domenico Pace.

“Ancora una volta non sono stati rispettati i tempi di convocazione del Consiglio Comunale tanto è che l’amministrazione comunale ha convocato il consiglio in seduta straordinaria riducendo da cinque a soli tre i giorni di convocazione per la messa a disposizione dei consiglieri della documentazione. L’amministrazione Summa decide per la straordinarietà quando di straordinario all’ordine del giorno della seduta non vi era proprio nulla, stante nella più assoluta ordinarietà la discussione dell’assestamento di bilancio entro il 30 novembre di ogni anno - continua il gruppo di minoranza- Il nostro voto contrario all’assestamento di bilancio è stato determinato dal fatto che nella sua sostanza l’amministrazione Summa ha riproposto quanto contenuto nello schema del bilancio di previsione approvato dalla stessa maggioranza consiliare poco più di due mesi fa e solo a seguito della Diffida del Prefetto di Potenza che minacciava l’amministrazione comunale di iniziare le procedure di scioglimento del Consiglio Comunale e così interrompere bruscamente, e già al suo inizio, il secondo mandato del sindaco Summa.

Uniche eccezioni le variazioni di bilancio pure oggetto di discussione del consiglio comunale che, se pur solo in parte e con azioni non del tutto risolutive, sono una timida risposta alla richiesta di interventi che da tempo abbiamo sollecitato quale gruppo consiliare “Progressisti Democratici”. In più occasioni abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di intervenire sull’aria della chiesa di Santa Maria degli Angeli (Monastero) ad Avigliano in totale stato di abbandono, più volte abbiamo chiesto interventi urgenti di ampliamento della illuminazione pubblica nei pressi della stazione ferroviaria di Possidente necessari per ragioni di sicurezza dei cittadini, più volte abbiamo segnalato interventi di manutenzione della villa comunale di Avigliano che è da tempo in stato di abbandono. Il nostro voto di astensione è stato un atto di responsabilità verso i nostri concittadini che, anche se con interventi non totalmente risolutivi, trovano una risposta alla legittima istanza di migliorare la qualità del vivere quotidiano nella nostra comunità su cui ancora tanto vi è da fare dopo i primi cinque anni di totale trascuratezza e abbandono da parte di chi ancora oggi come in passato amministra la nostra città.

Un netto giudizio negativo con l’abbandono dell’aula consiliare, abbiamo ritenuto invece necessario esplicitare sul tema del “riconoscimento dei debiti fuori bilancio”, che è costato alla nostra comunità oltre 100.000 euro. Argomento questo che richiedeva a nostro parere un doveroso approfondimento negato nei fatti dall’amministrazione comunale che ha notificato la convocazione del consiglio comunale solo venerdì 27 scorso, mettendoci così nella condizione di non poter visionare per tempo la documentazione ed approfondire la delicata questione.

Abbiamo scelto di astenerci su punti che riguardano interventi da noi più volte sollecitati sia verbalmente che con interrogazioni scritte al Sindaco, così come abbiamo ritenuto necessario abbandonare l’aula in segno di protesta su quei punti all’ordine del giorno che ci risultavano poco chiari e su cui ci è stato impedito nei fatti di fare i dovuti approfondimenti. Pur condividendo con l’astensione l’utilità di alcuni interventi, il nostro abbandono dei lavori del Consiglio vuole stigmatizzare un comportamento irrispettoso dei ruoli, che nei fatti è un continuo tentativo di azzerare il dibattito consiliare riducendo le sedute di consiglio a mere alzate di mano in un clima di scarsa trasparenza”.

04/12/2015 - autore: Leonardo Pisani
fonte: GIORNALELUCANO.COM

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