A CHRISTMAS CAROL IL NUOVO MUSICAL CHE INCANTA E SPIEGA IL NATALE

Grande successo ieri sera per la prima del musical A Christmas carol

Grande successo ieri sera per la prima del musical A Christmas carol, liberamente tratto dalla collega della Gazzetta Sandra Guglielmi dal celeberrimo omonimo romanzo di Dickens e portato in scena dall’associazione teatrale «Amici per sempre», che da 16 anni, grazie all’impegno di Vincenzo Ferrara avvicina i più piccoli al mondo del palcoscenico. Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino, ma soprattutto una favola, una delle più commoventi che siano mai state scritte, adatta sia ai grandi che ai piccini. 24 gli attori dai 4 ai 30 anni, un soprano e 5 ballerine i numeri di uno spettacolo che ha centrato l’obiettivo di ricordare a tutti il vero significato della festa di Natale, che potrebbe racchiudersi nelle parole condivisione, amore, affetto. Protagonista del romanzo il vecchio e tirchio finanziere Ebenezer Scrooge, che nella libera trasposizione teatrale aviglianese è stato trasformato in Ebby Scrooge, una donna d’affari con un cuore di ghiaccio, preoccupata solo ed esclusivamente dei guadagni e del suo conto in banca, che disprezza le feste ed i momenti di convivialità, da lei considerati perdite di tempo, che allontana gli affetti familiari e rifugge, con disprezzo, qualsiasi rapporto umano. La svolta della sua esistenza si ha proprio alla vigilia di Natale: mentre è sola, davanti al fuoco del camino, Ebby viene visitata dallo spirito della sua defunta socia in affari, Jacquelin Marley, che l’ammonisce a cambiare vita se anche lei non vorrà, dopo la sua morte, essere costretta a vagare per il mondo incatenata e senza tregua per espiare il male fatto in vita. Marley, prima di andare via, le rivela l’imminente visita di altri tre fantasmi, quello del Natale Passato, del Presente e del futuro. Il primo fantasma mostra alla Scrooge il suo passato, la sua solitudine da bambina ed i suoi errori da giovane, errori che l’hanno resa la donna che è tuttora; il secondo fantasma le mostra i festeggiamenti del Natale di molti suoi conoscenti, tra cui il nipote Fred e la numerosa famiglia Cratchit: qui la Scrooge viene a sapere dell’esistenza del piccolo Timmy, figlio malato del suo impiegato Bob, che potrebbe presto morire se non avrà tutte le cure necessarie, cure che suo padre, tuttavia, non può permettersi con il salario da fame che riceve da lei; l’ultimo fantasma mostra alla Scrooge cosa succederà al figlio di Cratchit, il quale morirà la sera di Natale, nonché la derisione e la freddezza che la gente mostra per un altro lutto... proprio quello di Ebby Scrooge. Profondamente scossa, Ebby si ravvede e diventa una donna totalmente diversa. Molti i personaggi che ruotano attorno alla storia e che aiuteranno la Scrooge, guardando se stessa dal di fuori in questo viaggio tra passato, presente e futuro, a fare un esame di coscienza e ravvedersi. Tra le righe di questo racconto c’è molto su cui riflettere e chiedersi «quanto Scrooge c’è in ciascuno di noi?». Eppure il cambiamento non è impossibile ed è nelle mani di ciascuno, che può, con le sue scelte, provare a costruire un mondo migliore, perché nulla è scritto né immutabile.
13/12/2015 - autore: Redazione
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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