CHI FA DA SÉ, FA PER LA COMUNITÀ

L’uomo ha effettuato diversi interventi manutentivi anche su opere in pietra. La storia di Luciano Guappone che aggiusta strade e scale comunali.

AVIGLIANO - Continuano le iniziative di volontariato nel comune di Avigliano, ma non per volontà delle diverse associazioni presenti sul territorio aviglianese, né per iniziativa dell'attuale amministrazione. Ebbene, nel territorio comunale c'è qualcuno che da tempo si rimbocca le maniche nel vero senso della parola e, invece delle chiacchiere, mette in campo fatti. Si chiudono le buche più pericolose per le auto, di tanto in tanto, si provvede al rifacimento della segnaletica sul manto stradale, ma automobilisti e pedoni continuano a lamentarsi, perché c’è sempre qualcosa da fare, da migliorare. Così, armato solo di tenacia e buona volontà un cittadino semplice come tanti, che non ama la lamentela fine a se stessa, preferisce impegnarsi per qualcosa di concreto, con l’intento di fornire un valido contributo al decoro urbano. E’ Luciano Guappone, l’aviglianese che non si lascia scoraggiare da chi dice che «tanto non cambia nulla» e che «non sono i cittadini a doversene occupare ma, invece, tali lavori dovrebbero essere effettuati dagli operatori socialmente utili». C’è, poi, il ricorso alla protezione civile in casi d'emergenza, come durante la nevicata dell’inverno scorso ma, spesso, ciò non basta se non c’è una collaborazione cittadina. Ad oggi, nei vicoli del centro storico, in molti evidenziano uno stato di totale abbandono; scalinate pericolose di cui nessuno si occupa da tempo, ringhiere arrugginite ed erbacce da eliminare; tutti pensano che debba farlo qualche altro, mentre ogni cosa resta invariata. «Ci ripetono continuamente che ci sono troppe spese, dunque, è necessario tagliare e con il Patto di Stabilità i comuni hanno sempre meno soldi. Ma possiamo fare qualcosa oltre le lamentele; possiamo impegnarci tutti nel mettere a posto ciò che non va in città?» - spiega Luciano a chiunque voglia informazioni sulla sua iniziativa. L’uomo ha, infatti, effettuato diversi interveneti manutentivi persino su opere in pietra, in totale stato di abbandono, come l'antico lavatoio a sud del comune, per il quale il signor Guappone, oltre ad eliminare le sterpaglie, ha provveduto anche al trasporto di diversi rifiuti (c’erano anche molte gomme d’auto abbandonate), utilizzando la propria autovettura. Dunque, Luciano non si limita a segnalare i problemi, ma fa qualcosa per risolverli con azioni di vero e proprio volontariato per il benessere pubblico. Questo cittadino che «si è permesso di attuare delle piccole e semplici iniziative volontarie» - come scrive nei volantini distribuiti ai suoi concittadini - vuol migliorare le condizioni di scalinate, strade, fontane, aree verdi, loggiati e viabilità della auto, contribuendo con il proprio lavoro ad eliminare anche quelle buche pericolose, prima che qualcuno si faccia male. Luciano organizza da solo i lavori di pubblica utilità, acquistando il materiale necessario e rischiando qualche denuncia. Il comune, infatti, è a conoscenza dei suoi interventi, ma non li autorizza. Solo in un secondo momento, presentando i diversi scontrini presso gli uffici competenti, il signor Guappone riceve finalmente un rimborso per il materiale utilizzato. Così, con il volontariato si interviene lì dove si fermano le risorse dell’ amministrazione, arginando i disagi cittadini e mettendo in campo piccole azioni manutentive che, a volte, trovano la totale indifferenza di amministratori e amministrati. Dunque, nella diatriba tra gestione e opposizione e nel continuo scarica barile, Luciano prende la situazione di petto, da vero aviglianese, effettuando i lavori gratuitamente. «Molti conoscenti tentano di dissuadermi; mi dicono che forse corro rischi inutili e che non è compito mio, ma dovrebbe pensarci l’amministrazione» - dichiara ancora Luciano. «Io invece, sono convito di fare davvero qualcosa di buono per tutti e chiedo solo maggiore collaborazione alle tante associazioni (ce ne sono circa cinquanta sulla carta) e all’amministrazione. «Non dobbiamo pensare solo ad organizzare feste per movimentare la vita in città, ma dobbiamo essere più attivi per migliorare lo stato di cose definendo delle giornate all’insegna del volontariato, così come ho proposto a molti in comune, chiedendo di darmi una mano per invogliare i cittadini e dare il buon esempio. Anche questo è volontariato» - conclude Luciano. L’APS Terra e l’associazione Abete Onlus si sono, così, dedicate al volontariato proposto da Luciano; difatti, durante l’estate hanno collaborato per sistemare il percorso fitness, molto frequentato dai cittadini non solo nel periodo estivo, ma durante tutto l’anno. Sono state, dunque, riverniciate le attrezzature all’aperto, sistemata l’area dedicata allo sport e tagliata l’erba, al fine di rendere più sicuro il percorso dedicato allo sport di cui tutti fruiscono, ma nessuno se ne occupa. Pertanto, l’invito da parte del signor Guappone in un momento di crisi, resta quello di non aspettare che gli altri risolvano piccoli e grandi problemi, ma darsi da fare anche come cittadini. L’auspicio, invece, è che associazionismo, cittadini e amministrazione, supportino tali iniziative, offrendo una partecipazione attiva.
24/09/2012 - autore: Antonella Rosa
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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