Si tratta del tratturo che collega il paese alla chiesetta di San Biagio e alla provinciale per San Cataldo. La denuncia dei residenti che chiedono al sindaco la rimozione del materiale di risulta
Uno spazietto verde in zona dietro le rocche con un piccolo «tratturo comunale » che collega alla chiesetta di San Biagio ed alla provinciale per San Cataldo che ha cambiato sembianze. A denunciare il «deturpamento» dell’area, alcuni residenti che da tempo segnalano cosa sta accadendo e tra esposti e denunce chiedono risposte. «Supportati anche da visure catastali, il tratturo in questione, Calata San Biagio, è comunale – dice Donata Carissimi. A gennaio dello scorso anno abbiamo iniziato ad assistere allo sbancamento di una parte del terreno, con contestuale taglio di alberi, cui è seguita prima una segnalazione orale e poi scritta al comando dei vigili urbani». «Il 22 giugno scorso – con - tinua - è stato scaricato nell’area del brecciume e ad agosto del materiale edile di risulta al fine di spianare l’area e ricavarne un parcheggio privato. Si sono susseguite le denunce da parte nostra sia al sindaco che alla Fortestale e il 5 novembre l’Ufficio tecnico ha dato incarico ad un perito esterno per verificare se l’area sia o meno comunale. Nonostante le sollecitazioni, ad oggi non ci sono state date risposte». «Chiediamo - conclude – che il sindaco e l’assessore all’ambiente prendano davvero in mano la vicenda e che il tratturo torni, come è sempre stato, a disposizione di tutti poiché si tratta di suolo pubblico. Inoltre vogliamo che con urgenza si ripristini l’area attraverso la rimozione del materiale di risulta, considerato un rifiuto speciale, che andrebbe analizzato e poi smaltito per legge, perché temiamo per la nostra salute».
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10/01/2016 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |