PROSCIOLTO IL DIRETTORE PACE DELL’UFFICIO STAMPA REGIONE

Non c’è stata «assunzione fittizia per via indiretta di personale»

Il giornalista Donato Pace è stato prosciolto dalla Procura regionale della Corte dei Conti per la Basilicata dall’accusa di aver favorito «l’assunzione fittizia per via indiretta di personale altrimenti non inquadrabile in seno all’ufficio stampa della Giunta regionale », violando la legge nazionale 150\2000 e la legge regionale 7\2001 che disciplinano le attività di informazione e comunicazione, e il decreto legislativo 276\2003 in materia di occupazione e mercato del lavoro. Per tale violazione «la Regione Basilicata aveva sostenuto un indebito esborso di pubblico denaro attraverso l’illegittima stipula di un contratto con il Crel (Corsorzio Radiofonico Editori Lucani) di 148mila 750 euro». Le deduzioni presentate dal direttore dell’ ufficio stampa della giunta regionale, difeso dall’av v. Tommaso Coviello di Lagopesole, hanno pienamente chiarito la vicenda e il Procuratore regionale della Corte dei Conti, Michele Oricchio, ha decreto l’archiviazio - ne della posizione di Donato Pace perché «la sua condotta non appare connotata da inescusabile negligenza ». Pace ha ricordato le prerogative del direttore di testata disciplinate dal contratto nazionale di lavoro giornalistico ed ha fatto notare come l’attivazione del servizio radiofonico (che dava lavoro prima a 5, poi a 9 giornalisti da circa un anno disoccupati) si è svolto nell’interesse preminente ed esclusivo della Regione e dei cittadini, che potevano essere informati quotidianamente sull’at - tività dell’Ente e sulle possibilità di usufruire di finanziamenti e servizi pubblici. Un’infor mazione di servizio che veniva diffusa sull’intero territorio regionale attraverso un circuito di emittenti radiofoniche e che raggiungeva ascolti significativi ad un costo contenuto.Non c’è stata alcuna violazione delle leggi di settore. Anzi, l’applicazione è stata corretta e coerente, senza abusi, né vantaggi di carattere personale.
05/02/2016 - autore: Redazione
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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