Avigliano Cittadini e amministrazione a confronto sul tema della raccolta differenziata
AVIGLIANO - Si è svolto nella sala Andrea Doria partire l’incontro organizzato dall’Associazione culturale l’Abete, al fine di avvicinare sempre più le istituzioni ai cittadini. Alla presenza del primo cittadino si è tenuta, così, una prima discussione costruttiva che ha coinvolto l’amministrazione, ponendo l’accento su alcuni dei problemi che riguardano la comunità. In quest’occasione, Carmine Ferrara, presidente dell’associazione, ha aperto il dibattito affrontando, dapprima, il problema della raccolta “porta a porta”, che tale non è. Molti i cittadini che sono intervenuti durante l’incontro, con l’intento di esprimere il proprio disappunto su un sistema, quello del conferimento differenziato dei rifiuti, che sembra non funzionare. In via Libertà, in via Porta Potenza, in via Giulio Corbo e in Corso Garibaldi, infatti, si registrano diverse segnalazioni dei residenti. C’è chi non trova giusto depositare i rifiuti davanti l’abitazione di qualcuno o, comunque, abbandonare il sacchetto in strada, alla mercé dei molti cani e gatti randagi. Inoltre, non ci sono più operatori ecologici (il comune si avvale solo delle poche ore di collaborazione dei lavoratori socialmente utili, ma ci non basta) e l’immondizia arriva sin davanti la Basilica di S. Maria del Carmine. Ancora, i rifiuti depositati lungo le strada e nei vicoli, in giorni diversi da quelli prestabiliti, non vengono raccolti dagli operatori anche dopo diversi giorni; la situazione potrebbe protrarsi per settimane se qualche cittadino non provvedesse a pulire e portare via i sacchetti. «Basterebbe organizzarsi con dei cassonetti nei punti più critici per evitare l’immondizia in giro, per non parlare del cattivo odore» - spiegano i cittadini che vivono nel centro storico, dove anche gli anziani hanno problemi con la raccolta differenziata. L’amministrazione, però, risponde che su questo tema non si torna indietro; gli antiestetici cassonetti dell’immondizia ormai non servono più. Certo è che i cittadini del comune hanno accresciuto il loro senso civico, imparando a differenziare i rifiuti, ma non è possibile sottacere questa mancanza d’organizzazione. Dunque, si evidenziano carenze anche da parte della cooperativa e ciò non può lasciare indifferente chi dovrebbe sorvegliare sulla corretta erogazione del servizio. Qualche cittadino dichiara, addirittura, che i gestori del servizio, in alcune occasioni, si sono rifiutati di accettare i sacchetti conferiti direttamente presso l’isola ecologica. Succede anche questo nel comune e, dopo aver caricato la busta in bioplastica nella propria autovettura si è costretti a conferire l’immondizia nei cassonetti dei comuni vicini. E lo stesso avviene per il vetro e le lattine (ci sono solo pochi contenitori nel territorio comunale) dove, per il trasporto, i cittadini ci rimettono anche la benzina, mentre l’amministrazione valuta la possibilità d’inserire anche questi materiali nella raccolta. Ecco come dietro la diminuzione dei rifiuti indifferenziati di Avigliano si celano problemi legati al finto “porta a porta”. Dunque, un’insoddisfazione generalizzata del servizio che, benché più caro (circa il 20% in più rispetto al passato) non consente alcun risparmio. «I risultati positivi del nostro sistema sono evidenti: siamo riusciti a produrre 1.200 t di rifiuti in meno da conferire in discarica» - ha spiegato Vito Summa ai presenti. L’associazione, ha poi voluto affrontare il problema della viabilità nel comune dove, con oltre 6000 vetture, si vivono ingorghi in diverse aree del centro. Ma per gli automobilisti il vero problema è il parcheggio; non ci sono posti sufficienti ed è arrivato il momento di pensare a soluzioni efficaci soprattutto per le aree ad alta densità abitativa, come il quartiere “Basso la Terra”. La proposta di cui il presidente dell’Abete si fa partavoce, è quella di fruire delle legge Tognoli (legge 122/89), al fine di consentire ai privati la realizzazione di box auto. Una modalità per risolvere il problema a costo zero, rilanciando anche l’economia del settore edilizio, che sta subendo più di altri, la crisi. Su quanto verrà fatto non ci sono ancora certezze, ma ciò che tutti hanno recepito durante l’incontro è la possibilità che, presto, molti parcheggi del centro saranno, invece, a pagamento. Una cifra simbolica, ci dicono, che servirà a educare i cittadini alle soste brevi che, con il caro benzina e le strade malridotte, invoglierà i cittadini a preferire gli spostamenti a piedi. Anche questa potrebbe essere una soluzione ai problemi di traffico e parcheggio, ma prima dovremmo guardare anche alle condizioni fatiscenti di molte delle scalinate del comune. |
19/10/2012 - autore: Antonella Rosa |
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA |