Pittella: i bandi Pia rappresentano una inedita azione di politica pubblica in Italia con un investimento di circa 240 milioni di euro complessivi
“ Non è il solito un bando; non è un libro dei sogni da consumare negli anni, anzi il contrario poiché valuta il rating della società, questi bandi coniugano innovazione tecnologica e internazionalizzazione . Insomma i bandi Pia rappresentano una inedita azione di politica pubblica in Italia con un investimento di circa 240 milioni di euro complessivi”. Non ha dubbi il governatore lucano Marcello Pittella quando parla dei piani di sviluppo industriale e dei risultati; del resto gli fa anche eco Confindustria Basilicata con le dichiarazioni del presidente Michele Somma che oltre ad apprezzare il nuovo corso delle politiche industriali di Basilicata sostiene “lo strumento agevolativo predisposto dalla Regione, con il concorso ed il confronto con le associazioni datoriali, ha incontrato il favore da parte di un consistente ed articolato numero di imprese, che hanno candidato i loro progetti di investimento a valere sull’avviso pubblico”. il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’Assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, ricerca e formazione Raffaele Liberali e il direttore generale Giandomenico Marchese hanno presentato i risultati della valutazione dei piani candidati sulla seconda finestra dei Pacchetti Integrati di Agevolazione. Infatti la Regione Basilicata, ad aprile ha finanziato altri ventotto progetti industriali che si aggiungono ai dodici già approvati nell’ottobre 2015. Il PIA in sintesi consente alle imprese mediante un unico Piano di Sviluppo Industriale articolato in Progetti specifici, di richiedere contributi finanziari non solo per la realizzazione di investimenti produttivi per la salvaguardia e sviluppo dei livelli occupazionali, ma anche per l’acquisizione di servizi reali, la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico e lo svolgimento di attività di formazione continua. Partiamo da qualche cifra sottolineando per prima di dati occupazionali vera emergenza meridionale: ben 1.186 unità lavorative impegnate di cui ben 718 nuovi occupati mentre gli altri provengono dalle platee dei disoccupati di lunga durata o da quella dei percettori di ammortizzatori sociali. I Piani di Sviluppo Industriale sono localizzati 16 in provincia di Potenza e 12 in provincia di Matera. Di queste 2 aziende sono classificate come grandi imprese, 3 come medie e 23 come piccole imprese. Alla scadenza della seconda finestra intermedia (ottobre 2015) sono pervenuti in tutto sessantasei progetti. Di questi: 28 sono stati approvati; 26 sono stati ammessi a finanziamento ma non sono rientrati nella dotazione finanziaria disponibile per la seconda finestra; 12 non sono stati ammessi a finanziamento per mancanza di requisiti o perché non hanno raggiunto il punteggio minimo prescritto dall’Avviso pubblico. I contributi concessi ammontano a circa 56,6 milioni di euro, ma gli investimenti complessivamente attivati ammontano a 143,9 milioni di euro, fra cofinanziamenti e importi richiesti per le operazioni di ampliamento degli stabilimenti, ammodernamento, ed investimenti in tecnologia e formazione degli addetti. Risultati importanti tra l’altro ottenuti in maniera celere come ha precisato il del Dipartimento alle politiche di sviluppo della Regione Basilicata, Giandomenico Marchese “il dipartimento alle politiche di sviluppo della Regione Basilicata ha garantito tempi celeri nell’istruttorie e condivisione e trasparenza con i partecipanti dei criteri utilizzati per l’assegnazione dei punteggi. Si è arrivati infatti alla pubblicazione della graduatoria entro 150 giorni”. Lo stesso presidente Pittella ha rimarcato anche il nuovo corso nei criteri di valutazione: “ che sono caratterizzati da una procedura amministrativa certa nei risultati e velocissima nella realizzazione come abbiamo dimostrato di fare. Poi importante sono bandi dove per la valutazione non esiste opinabilità o alcuna interpretazione di dati; al contrario vi sono punteggi precisi e misure precise quindi adatti solo a quelle imprese che hanno realmente intenzione di investire e voglia di fare: o si ha le spalle larghe per affrontare il mercato oppure non vai da nessuna parte”. L’assessore regionale Liberali non ha alcun dubbio nel sostenere che i PIA hanno profondamente cambiato le politiche di industrializzazione e reindustrializzazione in Basilicata. “Stiamo lavorando perché altre importarti risorse economiche siano presto a disposizione per lo scorrimento delle graduatorie - ha aggiunto Liberali Tra i progetti non finanziati ci sono ottime proposte che innalzano la qualità e la gamma delle attività imprenditoriali presenti in regione”. In sintesi tre parole chiave : Investimenti concreti, innovazione tecnologica ed internazionalizzazione in settori strategici come l’indotto automotive , le energie rinnovabili, il design, il settore telematico , l’agroalimentare ed anche assolute novità come il sociale con imprese del terziario che coniugano i servizi con una metodologia di cura innovativa , come lo scambio di esperienza anziani-giovani nei mestieri e nel trasferimento di competenze. |
12/05/2016 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: IL MATTINO DI FOGGIA |