ASPETTIAMO GLI STIPENDI DEL 2015

L’appello al Comune di Avigliano raccolto da Esposito (Cgil): avanzano 2mila euro. Approvino presto il bilancio. Braccianti dell’Area Programma Basento-Bradano-Camastra in protesta a Filiano.

FILIANO - Si sono ritrovati in piazza in contrada Dragonetti a Filiano per chiedere quello che li spetta. Delle mensilità arretrate, che attendono da mesi. In totale sono 500 i braccianti agricoli dell’Area Programma Basento-Bradano-Camastra che risiedono nella medesima condizione. In piazza sono stati supportati dalla Flai Cgil e dallo stesso sindaco di Filiano Francesco Santoro. Una problematica che non interessa soltanto Filiano, ma che riguarda da vicino tutti gli altri centri dell’area. “Devono percepire delle mensilità arretrate del 2015. Ora ripartono i cantieri - fa notare Vincenzo Esposito, segretario generale di Flai Cgil di Potenza - e queste persone avanzano ancora le mensilità dell’anno scorso. C’è gente che vive solo di quel poco che percepisce dal cantiere forestale e da quella piccola indennità che percepisce dalla disoccupazione agricola”. Insomma, siamo alle solite. Le risorse ci sono ma per impedimenti di natura burocratica, gli operai sono costretti a fare dei salti mortali per arrivare a fine mese. “Noi sappiamo ad oggi - prosegue Esposito - che le risorse sono al Comune di Avigliano (il comune capofila dell’area programma – ndr.). Il Comune ci ha detto che se non approva il suo bilancio non può toccare queste risorse che le sono pervenute dalla Regione per l’annualità 2015. Il problema - spiega il segretario - è che se il Comune approva il bilancio il 31 di maggio, questo vuol dire che lo stipendio queste persone lo prenderanno, se tutto va bene, soltanto intorno al 10 di giugno. Qualche acconto lo hanno percepito a marzo e gennaio, un’ottantina di euro, ma avanzano ancora 2mila euro. E a malapena riescono a pagare qualche bolletta. Purtroppo la macchina burocratica sta facendo dei danni enormi a queste persone”. Decisamente meglio è andata ai lavoratori dell’antincendio che hanno preso già tutto “perché sono stati pagati con delle risorse che non erano fondi ordinari e quindi hanno fatto in tempo a ricevere il salario”. Ma la colpa di chi è? Come spesso accade in questi casi, le responsabilità stanno in capo ad entrambi gli enti: sia alla Regione, sia allo stesso Comune di Avigliano. Questione di sensibilità, che evidentemente manca. “La Regione - fa notare Esposito - le risorse avrebbe dovuto trasferirle nell’anno 2015, probabilmente ci sarà stato qualche disguido. Ma nella sostanza le responsabilità stanno in capo ad entrambi gli enti. La situazione è drammatica, pertanto chiediamo un piccolo sforzo al Comune di Avigliano, anche perché ci sono comuni che il bilancio lo hanno approvato ad aprile”. Da qui l’appello. “Si faccia in fretta e si lavori per trovare già in questi giorni un’alternativa. Si individui una formula - conclude - che consenta di dare respiro a queste persone”.
19/05/2016 - autore: Michelangelo Russo
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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