ABUSO EDILIZIO E TRUFFA AGGRAVATA

Sequestrate sei pale eoliche ad Avigliano di società diverse ma riconducibili a un unico centro di interessi. Erano distanti meno di 500 metri una dall’altra. Sequestrata anche una somma equivalente all’illecito profitto pari a un milione 165mila euro.

POTENZA- Nella giornata di ieri, a seguito di articolate indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Potenza (sezione Reati contro la pubblica amministrazione) e delegate al Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Potenza, è stata data esecuzione all’ordinanza del Gip di Potenza che ha disposto il sequestro preventivo di sei pale eoliche localizzate nel comune di Avigliano riconducibili formalmente alle società Tyke srl, Tolla geom. Michele srl, Metaltecno srl, Eolico Sant’Agata Srl, Sant’Agata Wind srl, Edilfema srl, nonché il sequestro per equivalente della somma di un milione 165mila 642 euro. In particolare, l’attività di indagine si è concentrata su 6 impianti eolici realizzati nel comune di Avigliano ad una distanza l’uno dall’altro inferiore ai 500 metri dalle suddette società, riconducibili ad un unico centro di interessi. La circostanza, solo formale, che a realizzare gli impianti fossero soggetti distinti - spiega in una nota la procura - ha consentito agli indagati: 1) di avvalersi dell’iter amministrativo semplificato previsto per gli impianti inferiori a 1 MW, per cui è stata sufficiente una Dia, anziché il ricorso alla ben più complessa procedura dell’autorizzazione unica regionale che sarebbe stata necessaria per un impianto avente una potenza complessiva di 5,100 MW, al pari della valutazione di impatto ambientale; 2) di beneficiare, ai danni del Gestore dei Servizi Elettrici, degli incentivi previsti per gli impianti inferiori a 1 MW; mentre un parco eolico di quelle dimensioni per poter accedere agli incentivi previsti dalla normativa avrebbe dovuto partecipare a procedure competitive di aste al ribasso gestite dal Gse, e le sopracitate società essendo riconducibili allo stesso centro di interessi avrebbero dovuto prendere parte alle suddette procedure come unico beneficiario. Pertanto, sono stati contestati i reati di abuso edilizio e truffa aggravata ai danni del Gestore dei Servizi Elettrici ed è stato disposto il sequestro sia degli impianti eolici sia dell’illecito profitto conseguito dagli indagati.
25/05/2016 - autore: Redazione
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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