CHIUDERE I “DERIVATI”? NON CI SONO I SOLDI PER GLI AVVOCATI. “MA PER LE ABBUFFATE SÌ”

La Regione aveva preventivato 50mila euro. Gli unici due a farsi avanti hanno chiesto 168 e 141mila euro. Rosa attacca Pittella

POTENZA- Nuovo capitolo nell’annosa e, soprattutto, costosa vicenda dei “derivati” lucani. Ad andare all’attacco, questa volta, è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, per il quale la questione dei contratti di interest rate swap con i due istituti di credito Dexia Crediop e Usb Limited London, che la Regione ha sottoscritto nel lontano giugno 2006, «sta assumendo i contorni di un vero e proprio disastro economico e politico». «L’incauto» investimento ha infatti già portato alla perdita di ingenti somme da parte della Regione Basilicata (si stimano poco meno di 41.300.000 di euro finora), ma in viale Verrastro, attacca Rosa, si «preferisce continuare a perdere 4-5 milioni all’anno per non spendere 150mila euro in assistenza legale». «Conclamato il totale fallimento dell’operazione - ricorda il consigliere FdI -, il 7 luglio 2015 il Consiglio regionale ha dato pieno mandato al presidente della giunta regionale a mettere in campo azioni legali finalizzate a tutelare gli interessi della Regione Basilicata nei confronti degli istituti di credito ». Per dare concreta attuazione al mandato del Consiglio, il dipartimento Programmazione e finanze (Determinazione Dirigenziale n. 525 del 22/04/2016) ha infatti indetto un’indagine di mercato per l’affidamento dell’incarico di patrocinio legale per assistere la Regione Basilicata «nelle azioni legali per ‘liberarsi’ dei contratti derivati». «Al termine delle procedure - rende noto Rosa - solamente due professionisti hanno presentato nei termini prestabiliti le offerte, una di 168mila 803,33 euro e l’altra di 141mila 719,11». Ma «cosa fa la a Regione Basilicata? Decide di non fare nulla e sospende ogni affidamento. La motivazione? Assurda - afferma Rosa -: le risorse finanziarie messe a disposizione dall’avvocatura regionale per la procedura in questione ammontano a soli 50mila euro. Praticamente la cifra che la Regione ha speso in un solo mese in pranzi e banchetti ». «Questa è la politica Pd - attacca il consigliere regionale FdI -: abbuffate sì; liberarsi di contratti svantaggiosi che ‘pagano’ tutti i lucani, no. Pittella preferisce continuare a perdere milioni di euro all’anno, senza contare quello che i nostri ‘esperti di finanza creativa’ hanno già fatto perdere ai lucani, per non spendere 100mila euro in più». Per Rosa «in questa vicenda si intravede tutta l’incapacità del presidente Pittella e della sua giunta». «Quanto ci costa una classe politica incapace? I lucani - conclude - inizino a prendere nota: 41.300.000 euro più altri 4-5 milioni di euro per i prossimi anni. Senza contare tutti gli altri sprechi».
27/05/2016 - autore: Redazione
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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