NELLE TERRE DEGLI ANTICHI OSCHI: PROSEGUE IL VIAGGIO DEI CAVALIERI LUCANI

Lucania, Irpinia, Sannio tra i tratturi un tempo usati per la transumanza

A cavallo con il maresciallo, chiamiamola così la tappa dei cavalieri lucani che sta proseguendo sui sentieri dei briganti. Per rafforzare il messaggio di difendere quel patrimonio che è “l’oro verde” : la nostra natura ed il nostro territorio si sono affiancati anche Franco Di Bello istruttore di equitazione e del maresciallo Domenico Nardiello, segretario dell’associazione Equiturismo Italia, nella spedizione nominato “Generale dei Briganti” .
Un Don Chisciotte dei nostri tempi si è cimentato con passione in questa avventura insieme ai suoi compagni per rilanciare l’ippoturismo e ritrovare i luoghi dove resiste la vita contadina e degli allevatori. La meraviglia dei paesaggi e le difficoltà degli operatori.
Lasciata la Puglia, il gruppo ha attraversato la Campania, nelle terre degli antichi Oschi dall’Irpinia al Sannio tra le province di Avellino e Benevento nei comuni di Zungoli, Casalbore e Santa Croce del Sannio. Fino a giungere poi in Molise nei comuni di Boiano e Pettoranello. Il gruppo si sta ingrandendo lungo il percorso, altre amazzoni si sono aggregate. Ben tre cavallerizze e la “spedizione” ora è di
otto viaggiatori in sella.
Attraversando le zone campane, cavalli e cavalieri hanno percorso antichi tratturi che in passato misuravano ben 101 metri di larghezza e venivano usati per la transumanza. Oggi sono notevolmente ridotti, ma ben tenuti.
Lancia un messaggio il capo spedizione Summa: L’Europa è attenta e mette a disposizione risorse scommettendo sull’equiturismo e altre forme di turismo rurale.
“Abbiamo trovato un territorio bello e curato - afferma Salvatore Summa, presidente delle associazioni Equiturismo Italia e Briganti d’Italia - un plauso alle amministrazioni che lo hanno preservato, più che da noi in Basilicata. Tuttavia non abbiamo potuto fare a meno di notare le difficoltà e la sofferenza degli operatori locali. Agricoltori e allevatori sono quasi tutti in affanno e vanno avanti con amara rassegnazione”. E lancia una proposta.
“Sarebbe l’ora che chi ci governa - conclude Summa, a capo della spedizione- allo stesso modo scommettesse sulla tutela e la ripresa di tutte le attività legate alla terra. Il nostro viaggio è nato proprio per lanciare un messaggio di difesa e per portare una speranza. E lo facciamo a cavallo, animale fiero e nobile così come le nostre origini da preservare”.
Foto, video del “ Viaggio a cavallo sui sentieri dei Briganti” grazie al reportage del fotogiornalista Gianfranco Vaglio.
03/06/2016 - autore: Leonardo Pisani
fonte: TALENTI LUCANI

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