OCCUPARSI DEI GIOVANI DANDO LORO FIDUCIA E’ LA SFIDA DEL PROFESSOR PAPPALARDO

Il giovane salesiano siciliano a Potenza in occasione di Festinsieme

POTENZA - Si definisce “Figlio di Don Bosco nella casa di Don Bosco” il professor Marco Pappalardo nell’incontro con la comunità salesiana di Potenza per la conferenza pedagogica dal titolo “La dimensione preventiva nell’Amoris Laetitia”, organizzata nell’ambito di Festinsieme 2016. Siciliano, già coordinatore nazionale del Msg, salesiano cooperatore, docente e impegnato a 360° nella formazione dei giovani, Pappalardo si rivolge ai partecipanti in modo semplice e diretto, lasciando da parte i canoni classici per un linguaggio molto più vicino alla realtà giovanile odierna. Si serve di mezzi di comunicazione di uso comune dei ragazzi, come il cinema, proiettando brevi frammenti e sottolineando frasi e conversazioni, come possibile spunto di una riflessione positiva, trasformandole in un motto, come quella del film di animazione Il Signore degli anelli: «C’è del buono a questo mondo, anche se a volte è nascosto dietro le difficoltà della vita». Racconta delle sue esperienze di docente - spesso a contatto con sofferenze e situazioni di grande dolore ma mai prive della luce della speranza - che lo hanno portato ad essere sempre più vicino agli altri. “Siamo figli di un sognatore, Don Bosco, e vale la pena di combattere per questo - comunica Marco Pappalardo ai giovani convenuti – I sogni non si confinano in un cassetto, vanno raccontati e condivisi perché possano prendere le ali e volare. Se Don Bosco avesse tenuto nel cassetto i suoi sogni, non avrebbe realizzato tutto quello che è arrivato fino noi oggi. Tutto cambia con l’amore. Con l’amore si guardano le cose da una prospettiva diversa sulla realtà, con uno sguardo che ci permette di fare cose straordinarie, sostenuti da un amore più grande, quello di Cristo. Anche quando incontriamo difficoltà e sofferenza, possiamo sempre trovare conforto in qualcosa di più grande, avere la certezza che c’è qualcosa di più grande! Chi è di Gesù Cristo è felice, dobbiamo essere felici, non da soli ma insieme, continuando ad essere sognatori come Don Bosco, con i piedi sulla terra e lo sguardo al cielo”. In conclusione ha invitato gli adulti ad avere fiducia nelle capacità dei ragazzi, indicando l’esercizio di un grande gesto d’amore: chinarsi verso gli altri, soprattutto verso i piccoli. “I piccoli – ha dichiarato Pappalardo – ci danno insegnamenti, i piccoli ci salveranno! Bisogna prendersi cura di loro, pregare con loro, pensare con loro, aiutarli nel raggiungimento dei loro obiettivi, incoraggiandoli e accompagnandoli, poiché i piccoli sono la speranza del futuro”.
19/06/2016 - autore: Lucia Santoro
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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