LA BASILICATA OSTAGGIO DEI PETROLIERI E DELLA CATTIVA POLITICA. LA TOTAL ASSUME LAVORATORI A BASSO COSTO DALL'EST, RENZI E PITTELLA PIEGANO LA TESTA

Oltre al danno anche la beffa.

Il mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori locali che stanno costruendo il Centro Oli Total di Tempa Rossa per essere sostituiti con manodopera a basso costo proveniente dalla Polonia e dall'Est Europa, è un'ulteriore offesa ai lucani e al rispetto del territorio. Lo denunciamo da anni e la situazione peggiora di giorno in giorno. Le estrazioni petrolifere in Basilicata provocano povertà e danni sulla pelle dei cittadini e servono solo a far aumentare i fatturati delle multinazionali delle trivelle e ad alimentare le clientele e le commistioni politico affaristiche. La Total non può trattare la Basilicata come una colonia e approfittare delle scellerate norme pro estrazioni imposte dal governo Renzi per tutelare le lobby di Trivellopoli. Come sta dimostrando l'inchiesta della magistratura, gli impianti petroliferi stanno creando solo devastazioni alla Val d'Agri e all'area del Sauro Camastra in provincia di Potenza. Distruggono l'ambiente, l'agricoltura e il turismo e, in più, generano posti di lavoro precari e provvisori. Di questi temi parleremo proprio sabato prossimo 2 luglio alle ore 16.30 a Villa d'Agri, in un convegno-confronto con esperti e studiosi. Il titolo dell'iniziativa è: "Proposte di economia sostenibile in Val d’Agri e opportunità offerte dall'Unione europea. Come superare il modello di sviluppo basato sul petrolio per intraprendere un percorso di tutela e valorizzazione delle risorse locali". Dimostreremo cosa hanno provocato le estrazioni petrolifere e come potrebbe essere possibile svincolare la Basilicata dal bisogno delle royalties che l'hanno resa ostaggio di scelte e politiche miopi e sbagliate. Politiche che stanno danneggiando i cittadini e non guardano ad una regione che, se si volesse, potrebbe andare verso progetti ecosostenibili e innovativi. La Basilicata non può continuare ad essere abbandonata a se stessa e alle basse e oscure "operazioni" a favore del petrolio di Renzi, Pittella e De Filippo. Ogni anno che passa la situazione peggiora e le possibilità di riconversione delle aree coinvolte dagli impianti petroliferi diminuiscono. Dalle compagnie petrolifere bisogna pretendere il rispetto pieno delle norme contrattuali e un'attenzione particolare alla tutela delle realtà locali. Non è concepibile pensare che non si rinnovano i contratti di lavoro in corso per far arrivare manodopera dai Paesi dell'Est a condizioni economiche più basse. E' una guerra tra poveri inaccettabile. Se poi è vero che nei cantieri di Tempa Rossa mancano anche adeguati servizi igienici, acqua potabile corrente e spazi per la mensa, significa che l'assenza delle istituzioni regionale e nazionale è veramente totale e la situazione ha raggiunto livelli da terzo mondo. Ora capiamo perché quando, a aprile scorso, una delegazione di parlamentari del M5s voleva visitare i cantieri di Tempa Rossa, la Total non ha concesso le autorizzazioni. Infine va detto che Renzi e il governatore della Basilicata Pittella hanno sempre sostenuto che le trivelle garantiscono posti di lavoro e sviluppo. Se per loro l'occupazione e lo sviluppo, significano subalternità alle multinazionali e desertificazione di territori, sappiano che non glielo permetteremo e faremo in modo che la situazione cambi rapidamente.
30/06/2016 - autore: Piernicola Pedicini
Capo delegazione del M5s al Parlamento europeo
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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