RUBINETTI SENZA UN GOCCIO D’ACQUA IN TUTTA LA ZONA BASSA DEL PAESE

Operai di Acquedotto lucano al lavoro per tutta la giornata di ieri. Il motivo dovuto ai maggior consumi per effetto del caldo e al minore apporto delle sorgenti locali.

AVIGLIANO - Un’intera giornata estiva con i rubinetti completamente a secco. Molti aviglianesi, in maniera particolare quelli residenti nella zona bassa, da sotto piazza Gianturco al quartiere basso la terra, passando per la zona di via Don Minzoni e San Vito, hanno fatto i conti ieri, dalle primissime ore del mattino sino al tardo pomeriggio, con la totale assenza di acqua ed i tanti disagi di un’inter ruzione inaspettata ed imprevista. Motivo? Il «bottino» a servizio della zona è rimasto senza neppure un goccio d’ acqua. Pare, tuttavia, che appena 24 ore prima, seppur non pieno, il pozzo contenesse acqua a sufficienza da non far sospettare l’emergenza che di lì a poco stava per scattare. Sul sito di Acquedotto lucano uno scarno comunicato per avvisare gli utenti che «a causa degli elevati consumi, concomitanti con il minor apporto delle sorgenti locali, l’erogazione idrica sta subendo temporanee sospensioni e cali di pressione». «Il ripristino è previsto - recitava l’avviso - nel tardo pomeriggio, quando si ricostituiranno le riserve del serbatoio cittadino». Sono stati aperti, infatti, sin dalle prime ore del mattino di ieri, i rubinetti che portano l’acqua dal Camastra sino all’impianto posto in contrada Serra Ventaruli, da cui la stessa viene smistata nei vari serbatoi che la fanno arrivare nelle tubazioni che servono le abitazioni. La possibilità che possa esservi stata una perdita non può essere al momento né accreditata né esclusa e solo il riempimento, seppur parziale dei «bottini» di presa ed il mantenimento del livello dell’acqua al netto delle quote di consumo degli utenti, potrà dare risposte ed indirizzare i tecnici di Al alla comprensione di quanto realmente accaduto e alla risoluzione del problema. Gli stessi operai hanno tentato di arginare immediatamente l’anomala assenza d’acqua mettendosi al lavoro per l’in - tera giornata di ieri sin dalle prime ore del mattino, quando un’inconsueta pressione aveva già insospettito gli esperti, ancor prima che i rubinetti smettessero di erogare definitivamente l’acqua. L’assen - za di neve nei mesi invernali ha sicuramente ridotto la quota disponibile nelle sorgenti e pertanto le falde non hanno avuto modo di approvvigionarsi, rendendosi necessario il ricorso alle acque custodite nell’invaso sul fiume Basento. Con l’auspicio che il problema si sia risolto, gli aviglianesi, lontani i tempi in cui l’acqua nelle case era un privilegio e bisognava uscire per rifornirsi ad una delle numerose fontane cittadine. E così i cittadini hanno potuto tastare con mano le parole dello scrittore e storico britannico Thomas Fuller: «Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo è asciutto».
01/07/2016 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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