Bonus idrocarburi, dopo tanti rinvii arriva l’erogazione della quarta tranche. Si attende solo lo sblocco dei fondi da parte del ministero. Ricariche fino a 221 euro.
POTENZA - L’accredito era previsto, inizialmente, per la fine dell’estate del 2015. E, invece, ad un anno di distanza, dell’ultima tranche del bonus idrocarburi non c’è ancora nessuna traccia. Tutta colpa di inspiegabili lungaggini burocratiche, accentuate dal periodo burrascoso vissuto dal Mise dopo le dimissioni del ministro Guidi in seguito all’inchiesta della Procura di Potenza sugli affari legati al petrolio. Subito dopo l’estate l’ultimo accredito dovrebbe finalmente arrivare. I soldi ci sono, anzi ci sono sempre stati. Stiamo parlando di un tesoretto accumulato dal lontano 2013 sulle produzioni di petrolio dell’anno precedente. Vanno solo sbloccati ed accreditati. Facile a dirsi, difficile a farsi alla luce di quanto accaduto negli ultimi mesi. Pare che alla luce dei ritardi ci siano problemi legati all’anagrafe di alcuni nuovi beneficiari. Sono circa 338mila i patentati lucani che aspettano l’accredito sulla card. La ripartizione dei fondi (circa 72 milioni di euro complessivi derivanti dal fondo nazionale relativo alle estrazioni del 2012) avverrà per fasce di reddito. Sulle card dei cittadini con reddito inferiore ai 28 mila euro verranno caricati 221 euro. Per i redditi tra 28 mila euro e 75 mila euro l’importo sarà di 109 euro, mentre per i redditi superiori ai 75 mila euro la ricarica sarà di 30 euro. L’era del dopo bonus idrocarburi si era chiusa nel marzo 2015 con la firma dell’intesa tra Stato e Regione relativa alle modalità di utilizzazione delle risorse derivanti dal “Fondo 3% delle royalties”. La social card non è però ancora entrata in scena, perchè prima bisogna mandare definitivamente in pensione il bonus benzina. E anche in quel caso le lungaggini burocratiche sono all’ordine del giorno. Da mesi, infatti, si aspetta il decreto interministeriale per il via libera alla conversione. Oltre al parere del Mise serve quello del Mef che nei mesi scorsi aveva già espresso perplessità sull’operazione ”reddito minimo”. Tornando al bonus idrocarburi, con il passare degli anni l’importo dell’accredito sulle card dei patentati lucani è andato via via crescendo, di pari passo con il gettito del fondo riduzione carburanti: si è partiti con i 100 euro della prima ricarica, per passare ai 140 euro della seconda ed ai 154 euro della terza.
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10/08/2016 - autore: F.D.V. |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |