Royalties per coprire i “buchi” della Regione, Rosa: sembra una ‘cessione del quinto’. In Norvegia le royalties finiscono in un fondo, qui in clientele”. E su Scai: “Condanni chi sfrutta i giovani.
POTENZA - Neanche il tour di interviste nelle redazioni cui si è sottoposto Pittella negli ultimi giorni è servito a dipanare i dubbi sul futuro della Basilicata. Anzi, il consigliere regionale di FdI-An, Gianni Rosa, parte dai temi emersi per tornare all’attacco di questi due anni e mezzo di governo. “Questa legislatura si muova all’insegna degli slogan e non su fatti concreti. Le tante riforme che continuamente annuncia compresi i settori dei rifiuti e della sanità risultano, ad oggi, essere conosciute solo da lui”. La speranza è che passata questa pausa agostana si passi ai fatti. “Ovviamente -commenta Rosa- se i fatti sono quelli che leggiamo dai quotidiani ci attendono ancora trenta mesi di legislatura nel segno del nulla. L’ultima trovata di Pittella pare essere una specie di ‘cessione del quinto’ sulle royalties per coprire le spese correnti della Regione. Altrimenti la Basilicata va in default. Complimenti per l’idea ingegnosa. Invece di qualificare la spesa continuiamo a dilapidare le royalties per coprire la spesa corrente clientelare, facendocele anticipare da qualche banca. Così, se dovessero ancora diminuire, le royalties, oltre agli interessi dovremmo preoccuparci anche del capitale da restituire. Significherebbe bancarotta. Bravo. Un vero esperto di finanza”. L’eponente di FdI-An rimarca gli errori fatti. “Certo, quando eravamo noi a dire che i proventi petroliferi venivano spesi per foraggiare un sistema assistenzialistico, Pittella ci rispondeva che eravamo in errore: erano soldi per lo sviluppo regionale. Oggi, dalle sue stesse parole, scopriamo che tutta la Regione, compresi l’Ospedale, l’Università e i Comuni, tutto viene finanziato con le royalties. Peccato che i proventi petroliferi, per legge, devono essere usati per lo sviluppo della Regione non per la spesa corrente. Oggi, Pittella certifica che le usa illegittimamente”. Proprio l’opposto della Norvegia dove i soldi del petrolio “sono stati usati per creare un fondo che, ad oggi, è il secondo fondo sovrano mondiale per capienza, che cresce in maniera esponenziale e di cui vengono utilizzati solo gli interessi, la Basilicata li butta dalla finestra”. Continua poi la polemica sullo staff del governatore per il bando sulla gestione dei social. “Noi siamo abituati a leggere le carte, e lo abbiamo dimostrato in questi anni. E le carte le abbiamo chieste e richieste. Non gliel’hanno detto i suoi Uffici? La Commissione non aggiudica la gara perché esclude l’unica società partecipante per mancanza di un requisito e non perché, come Lei afferma e come nel mondo della trasparenza accade, ha partecipato solo un invitato su 14, non 15. Magari fosse stato così. Citiamo testualmente dal verbale del 9 giugno 2016: “La Commissione riscontrata l’assenza del requisito di ordine speciale …. esclude la società Scai ….”, “La Commissione da atto che, con l’esclusione dell’unica società partecipante alla procedura …, siano da ritenersi conclusi gli adempimenti ….”. Se poi è vero, come sostiene Pittella, che Scai quella professionalità ce l’ha ma è inquadrata in un livello inferiore, è un problema dell’azienda. Stipulare contratti base, per sottopagare i dipendenti e, magari (non sappiamo se questo è il caso) fargli svolgere mansioni superiori è un atteggiamento che dovrebbe essere condannato. E la Regione dovrebbe esimersi dallo stipulare contratti con società che sfruttano la ‘fame’ di lavoro dei nostri giovani. Ci aspettiamo le scuse di Pittella per averci ‘accusato’ di avere doppi fini e di pressappochismo. Pittella dimostra che fa finta di non conoscere la verità”.
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11/08/2016 - autore: Redazione |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |