Dura pochissimo il sogno olimpico del cavaliere materano Emanuele Gaudiano
MATERA - Male, malissimo, anzi di più. Le Olimpiadi di Emanuele Gaudiano durano un minuto e mezzo. I sogni del cavaliere materano di inserirsi nelle zone alte della classifica del Concorso individuale di salto ostacoli, magari di poter competere per una medaglia, sfumano in un niente. Ventisette penalità, sessantasettesimo posto, ultimo fra cavalieri ed amazzoni che hanno concluso la prima prova di qualificazione sul percorso del Centro Olímpico Ecuestre di Rio, abbondantemente fuori dai sessanta ammessi a disputare domani la seconda prova di qualificazione. Speranze che si infrangono sul penultimo ostacolo, dove Caspar 232 va in tilt, accumulando la serie di errori che costeranno a Gaudiano l’eliminazione. Percorso altamente selettivo (ne fanno le spese almeno un paio dei grandi favoriti per le medaglie: l’amazzone francese Pénélope Leprevost, caduta, e l’argento di Pechino, lo svedese Bergtsson, che chiude con 16 penalità e finisce anche lui fuori dai giochi), con dodici ostacoli e quindici salti da completare in 82 secondi (ogni secondo in più comporta un quarto di punto di penalità: in pratica, un punto ogni quattro secondi), che solo in 24 (e fra loro quasi tutti i grandi nomi del salto ad ostacoli mondiale) superano senza errori. Il binomio italiano supera agevolmente le prima difficoltà, la doppia gabbia, il verticale di barriere con fosso e il successivo oxer. I problemi cominciano alla riviera, da sempre punto debole di Caspar 232: il cavallo l’affronta con in elevazione anziché in estensione, arriva l’errore e i primi 4 punti di penalizzazione (ogni errore viene punito con 4 punti di penalizzazione, così come il primo rifiuto, vale a dire la rinuncia del cavallo a saltare un ostacolo, al secondo c’è l’eliminazione). Sembra riprendersi Caspar sull’oxer di barriere con acqua e sul muro, ma il disastro è in agguato. La gabbia, penultimo ostacolo, crea problemi a molti; Caspar abbatte col posteriore il primo elemento, sul secondo c’è il rifiuto, alla ripresa ancora un doppio errore su entrambi gli elementi e ancora sull’oxer di barriere su tavole che chiude il percorso. In totale, fanno 20 punti di penalizzazione sugli ultimi due ostacoli, ai quali aggiungere i quattro del precedente errore all’acqua e tre per il tempo: le Olimpiadi di Gaudiano e Caspar 232 finiscono qui. Proseguono, invece, quelle del duo Elena Berta-Roberta Sinno nella classe 470 della vela, in acqua nel bacino di Pão de Açúcar con il recupero della sesta (quella annullata venerdì) e con la settima regata. Per le due veliste del circolo Canottieri Aniene sono arrivati un quindicesimo ed un sedicesimo posto che riducono le loro chances di approdare alla regata finale (alla quale si qualificheranno le prime dieci imbarcazioni) che l’ottava posizione della regata di venerdì avevano riacceso.
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15/08/2016 - autore: Giancarlo Tedeschi |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |