“L’ASSISTENTE DI... IL COLLABORATORE DI...”

Pare che tutti i vincitori, o quasi, fossero già alle ‘dipendenze’ dell’ente. Quali relazioni ci sono tra i selezionatori e i selezionati? Nuovi otto contratti co.co.co da 48mila euro all’anno in Regione, Rosa: ci avevamo visto giusto.

POTENZA - Ricordate i “capacity builder”? I nuovi otto “esperti” che la Regione Basilicata ha annunciato di voler assumere (“per rafforzare la capacità tecnica e amministrativa dell’Amministrazione regionale”) con contratti triennali co.co.co da 48mila euro all’anno? A sollevare il caso, lo scorso gennaio, era stato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che già prefigurava «l’ennesima infornata di “amici della politica”». Nonostante, tra l’altro, la platea dei precari nei corridoi del palazzo di viale Verrastro sia già lunga, lunghissima. Bene, è lo stesso Rosa a rendere noto che le selezioni sono finite. E ora la domanda che pone l’esponente FdI è: «Quali relazioni ci sono tra i selezionatori ed i selezionati? » Già a gennaio, ricorda Rosa, «avevamo espresso le nostre perplessità sia sulla necessità di avere gli ennesimi ‘esperti’ che fanno fotocopie, sia perché, “guardando i nomi molti sono persone collegabili alla politica che conta” ». Ora, a selezioni sono finite, «crediamo di averci visto giusto per l’ennesima volta» afferma Rosa. «Si dice, non ne siamo sicuri ma contiamo sul ‘vox populi vox Dei’, che tra i vincitori - sottolinea in una nota - ci sia l’assistente di... o il collaboratore preferito di...». «Si dice, ma speriamo non sia vero - continua - , che tutti, o quasi tutti, i vincitori fossero già alle ‘dipendenze’ dell’Ente Regione. Insomma sembra che un concorso per esterni si sia trasformato in un concorso per già ‘dipendenti’ regionali. Si dice, ma ci auguriamo che non sia vero (altrimenti, sarebbe scandaloso, illegittimo e degno delle peggiori gestioni familistiche) che i vincitori, già collaboratori in Regione, siano stati esaminati e scelti proprio dai dirigenti in favore dei quali prestavano la loro collaborazione». «Nella commissione per la selezione - aggiunge Rosa - compaiono il dirigente Elio Manti e il dirigente Antonio Bernardo. Non sappiamo se tutto ciò sia vero, per questo abbiamo presentato un’interrogazione urgente al presidente della giunta: i vincitori sono o sono stati alle dipendenze dirette o indirette della Regione Basilicata? Dei suoi Enti strumentali? Chi era a dirigerne il lavoro? Qualche membro della Commissione che ha selezionato i capacity builder? Vogliamo vederci chiaro per tutelare i tanti giovani lucani che vengono ‘strozzati’ da un ‘Sistema’ clientelare che sta affossando la competitività della nostra Regione. E, a scanso di equivoci, vogliamo tutelare anche tutti quei co.co.co. che, oggi lavorano in Regione, ma domani dovranno essere assunti dalla società alla quale la Regione pensa di esternalizzare l’assistenza dei Po-Fers». «Infatti - conclude Rosa -, a noi questa manovra sembra proprio voler salvaguardare solo alcuni dei pochi privilegiati co.co.co. e le voci che si sentono vanno proprio in questa direzione. L’assistente di... o il collaboratore preferito di... non dovranno preoccuparsi di farsi assumere da una società esterna per poter rientrare in Regione. A loro ci pensa il dirigente. Con un consistente aumento di stipendio. Sempre a carico dei lucani, ovviamente. Questa è la dimostrazione che un Sistema di ‘figli e figliastri’ prima o poi danneggia tutti».
17/08/2016 - autore: Redazione
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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