I GIORNI DEL BACCALÀ

Al via la 22esima edizione della sagra ad Avigliano. Il sindaco Summa: carnet ricco di eventi con risorse limitate.

AVIGLIANO - E vennero anche quest’anno i giorni del baccalà. Riportata alla sua collocazione abituale, quella dell’ultimo fine settimana di agosto, la “Sagra del baccalà… e non solo”, come da nome ufficiale della manifestazione, si ripresenta per la sua edizione numero ventidue. E ripropone il suo ormai consueto programma di eventi, appuntamenti con spettacoli itineranti, mostre su aspetti peculiari della storia e della tradizione aviglianese, esposizioni dei prodotti dell’artigianato artistico locale, eventi per persone di tutte le fasce di età, che hanno segnato e caratterizzato la sua storia. Baccalà come perno delle tre giornate, proposto in tante forme che puntano ad arricchire ed innovare quelle classiche, utilizzando l’ormai irrinunciabile strumento dei social (già da settimane su facebook è possibile vedere i video delle proposte per la Sagra 2016 dei tre operatori che hanno aderito alla manifestazione) ma anche, per il terzo anno di fila, attraverso “Baccalando”, mini corso di cucina realizzato in collaborazione con l’Associazione cuochi potentini alla quale si affianca quest’anno l’Associazione italiana sommelier “così da proporre”, spiega l’Assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Vito Lucia, “un percorso enogastronomico alla scoperta delle tipicità locali, con interessanti abbinamenti da riproporre in qualunque momento grazie al videoricettario che sarà fornito agli iscritti”, al quale prenderà parte il presidente della Federazione italiana cuochi Rocco Pozzulo. Ovviamente, non tutto e non solo sarà baccalà: avranno i loro spazi dolci, salumi, “strazzate” e tutto ciò che caratterizza la gastronomia tradizionale locale; e poi, come detto, mostre fotografiche (l’ormai classica retrospettiva sui Quadri plastici, la riproposizione di “Facce da aviglianesi” e una mostra sui “Cinti”, le vere e proprie sculture votive che accompagnano gli eventi religiosi di Avigliano, in particolare le processioni in onore della Madonna del Carmine); esposizioni di oggetti dell’artigianato locale; spazi per i più piccoli (teatro dei burattini, laboratorio di costruzione di pupazzi di gommapiuma) e spettacoli di arte di strada (monocicli, bolle di sapone, statue viventi, sputafuoco) ad accompagnare i momenti musicali proposti dalla Banda Città di Avigliano e dalle street band che da un paio di anni accompagnano la Sagra per provare ad animare l’intero paese (ritorna dopo il successo dello scorso anno la “Contourband”, alla quale si affianca la Euroband Murgia’s Street Band con il suo repertorio ispirato alle street band di New Orleans ma capace di spaziare tra musiche pop, funky, jazz, anni 70-80 e colonne sonore). “Tutto questo”, spiega il sindaco Vito Summa, “realizzato con risorse estremamente limitate, cercando di caratterizzare l’evento con operatori in linea con la nostra filosofia, che è quella di valorizzare esclusivamente i prodotti e i produttori locali. Per questo abbiamo varato, per la prima volta, un disciplinare che regolamenta l’organizzazione e la gestione della manifestazione, provando a fare sì che il nostro progetto diventi un tratto distintivo dell’evento: una traccia di proposte gastronomiche e culturali che vogliamo mantenere per evitare che questo diventi un evento come tanti, privo di una sua specifica caratterizzazione”.
26/08/2016 - autore: Giancarlo Tedeschi
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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