Ufficiale il riconoscimento di suor Agata Galasso, 83enne originaria di Avigliano, dispersa da tre giorni. Straziante epilogo per i due nipoti, Carmine e Donato, giunti dalla Basilicata. Martedì i funerali ad Amatrice.
AVIGLIANO - Tra le circa 300 vittime del terremoto ce n’è anche una lucana. Svanite le ultime effimere speranze di ritrovare ancora in vita suor Agata Galasso. L’83enne religiosa originaria di Avigliano è deceduta sotto le macerie dell’istituto che la ospitava, da cui è stata estratta esanime poche ore dopo la scossa regina, alle prime luci dell’alba di mercoledì scorso. A riconoscerla, ieri pomeriggio, nell’obitorio allestito ad Amatrice (che ospita già più di 200 salme) i nipoti Carmine e Donato Rosa giunti nel centro della provincia di Rieti da Avigliano Scalo. Straziante la scena che si sono ritrovati di fronte. Suor Agata viveva nel paesino laziale da oltre mezzo secolo ed era ormai più che integrata con la popolazione. L’ultimo saluto lo riceverà proprio ad Amatrice, martedì prossimo, all’istituto Padre Minozzi. Il compito più duro toccherà sempre ai due nipoti nel dare la triste notizia alla propria madre, sorella della sfortunata suora, rimasta in quel di Avigliano scalo. E’ andata meglio a suor Marjana Lleshi delle Ancelle del Signore. La religiosa è stata tratta miracolosamente in salvo da un ragazzo colombiano che nell’istituto per anziani faceva il badante. Il suo ”angelo”. Stessa sorte anche per le due consorelle di Barile, suor Giuseppina Pugliese e suor Maria Salvatore, tratte in salvo e ricoverate nell’ospedale di Rieti ma non in pericolo di vita
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27/08/2016 - autore: Redazione |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |