LA BEATA VERGINE MARIA SCENDE DAL MONTE CARMINE: L’ARRIVO AD AVIGLIANO

Il racconto di due giorni con Maria

Domenica scorsa la discesa a valle della Beata Vergine del Monte Carmine ha richiamato, nonostante le avverse condizioni del tempo, un fiume di fedeli che hanno accompagnato l’effigie fino alla chiesa Madre di Avigliano dopo due mesi di permanenza sul Monte Carmine.

Il ritorno in paese è preceduto, come di consueto il sabato pomeriggio, dalla “vestizione” della statua all’interno santuario accompagnata da canti, seguita dalla recita del Santo Rosario, dalle celebrazioni eucaristiche e dalla veglia notturna. La solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18,00 è stata presieduta da Monsignor Alfred Xuereb, segretario per l’Economia di Sua Santità Papa Francesco, alla presenza di autorità civili e militari.

Durante la messa sono state benedette tre piccole bambine che indossavano il vestito di Maria, mentre due sposi, Giovanni e Maria hanno rinnovato le promesse matrimoniali nel loro 25° anniversario di nozze, benedette dall’arrivo di quattro figli. Il matrimonio era stato celebrato proprio da Mons. Xuereb. “Siamo venuti ai suoi piedi - ha detto Mons. Alfred nell’omelia - per affidare alla Madonna le nostre gioie e i nostri dolori. Siamo entrati nel santuario attraverso la Porta Santa per arrivare a Dio attraverso l’intercessione di sua Madre. Maria era stata scelta per l’eternità a essere la Madre di Dio e rimane intercessora nostra verso suo Figlio.

Il cuore di Dio non si rassegna alla nostra latitanza, perché lontano da lui non possiamo avere il nutrimento che solo la vita eterna può darci. Dio viene a cercarci per donarci tutto il suo amore. Io tornerò a Roma arricchito da questa esperienza ha concluso -- e vi chiedo di pregare per Papa Francesco, so che al mio arrivo mi chiederà di raccontare nei dettagli tutto quello che accade in questo scampolo benedetto di terra lucana”.

Il sindaco di Avigliano, Vito Summa, ringraziando Mons. Alfred Xuereb per la sua presenza, ha ricordato che la comunità aviglianese, devota a Maria del Monte Carmine, ha fatto della fede il suo tratto distintivo, con l’affidamento alla Vergine che si perpetua da tre secoli. Gli ha poi regalato un libro che narra dell’origine di questa devozione e un quadro con un’immagine della Madonna, realizzato su lamina d’argento dall’orafo Dino Summa, a ricordo dell’amicizia e del legame con Roma, diventato ancora più stretto con l‘elevazione nel 1999 della Chiesa Madre di Avigliano a Pontificia Basilica Minore con il titolo di Santa Maria del Carmine. Un’atmosfera di grande emozione ha avvolto i presenti, in modo particolare all’intonazione di antichi canti mariani che hanno infiammato il cuore di tutti. Ancora canti per Maria sono stati elevati da quattro giovani cantanti liriche: Milena, Maria Lucia, Rocchina e Rosalba che, con le loro voci e le note di arpa e violino, hanno reso il clima ancora più toccante. Nella notte le luminarie, come un azzurro manto, con giochi di bagliori hanno rischiarato il profilo delle antiche mura, incoronate dalla luna.

Domenica mattina un paesaggio incantato ha accolto i fedeli giunti a scortare la Regina del Monte verso Avigliano: la nebbia circondava il santuario cancellando il confine tra cielo e terra dando origine a un’atmosfera irreale. Nonostante la pioggia, un numero straordinario di fedeli ha accompagnato in processione la sacra figura, discesa a spalla dai portatori della “Confraternita S. Maria del Carmine di Avigliano”, preceduta dagli stendardi, seguita dai “cinti” come da antica tradizione e dalla banda musicale. All’arrivo ad Avigliano il rito eucaristico, consuetamente celebrato all’aperto nella Villa del Monastero, per la forte pioggia battente si è svolto nella Chiesa Madre. La concelebrazione eucaristica con monsignor Xuereb, il parroco don Salvatore Dattero, don Mimmo e don Peppino, è stata presieduta dal Vescovo metropolita di Potenza, Muro Lucano, Marsico Nuovo, Monsignor Salvatore Ligorio ed è stata trasmessa in diretta Streaming sul sito www.aviglianonline.eu.

Prima della reposizione sul trono dell’altare maggiore, che avverrà domenica prossima, La Vergine resterà tra i fedeli, ai piedi dell’altare per esaudire preghiere e suppliche. Tornerà sull’altura il prossimo 16 luglio. Seppure, chiunque si trovi a passare sul Monte Carmine e senta il bisogno di pregare potrà farlo di fronte alla scultura di pietra che si staglia verso il cielo, eretta nell’ambito dei festeggiamenti dei tre secoli di culto di Maria del popolo aviglianese. La stele è il segnale visibile di un atto di devozione come riconoscenza per l’aiuto ricevuto.

L’amore per la Madonna unisce gli uomini e li conduce alla salvezza, non si può arrivare al Figlio se non tramite la Madre, perché, come ricordava Paolo VI, “non si può essere cristiani senza essere mariani”.

Per le straordinarie foto si ringrazia di cuore
Salvatore Evangelista
Bartolomeo Perrotta
Giovanni Galasso
Domenico Cantalupo
Maria Lucia S.

La celebrazione della messa ad Avigliano su youtube

15/09/2016 - autore: Lucia Santoro
fonte: AVIGLIANONLINE.EU

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