Avigliano, individuate piantagioni alte due metri in un’area rurale: arrestato un 36enne. L’operazione di polizia conferma la presenza di coltivazioni anche in zone apparentemente ostili per il clima.
AVIGLIANO - Nel corso della mattinata di sabato scorso, agenti della Sezione “Crimine Diffuso” della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine “Basilicata” di Potenza, hanno proceduto in territorio di Avigliano, all’esito di una specifica attività info-investigativa condotta in quell’area territoriale, supportata dal sistema “Mercurio” di recente dotazione, all’individuazione di una piantagione di canapa indiana, in fase di elevata infiorescenza e di prossima raccolta, allestita e coltivata da alcuni mesi da un giovane del posto, identificato in C. B. di 36 anni, già gravato da precedenti e condannato per delitti concernenti le sostanze stupefacenti, il quale è stato tratto in arresto in flagranza di reato ed associato ai domiciliari a disposizione del pm di turno della procura della Repubblica, Vincenzo Savoia. Sul posto si è proceduto oltre che al sequestro di 14 piante, alte anche due metri, e degli attrezzi utili all’irrigazione del terreno anche alla localizzazione dei locali allestiti per l’essicazione e la trattazione delle stesse, al fine di ricavare la “marijuana” pronta per la commercializzazione e l’uso in favore di assuntori della zona del potentino. Particolarmente attenta è stata la fase di predisposizione e allestimento della piantagione collocata non solo in un’area rurale di difficile individuazione e all’interno di una folta vegetazione boschiva ivi presente, ma anche in territori di proprietà del conduttore costituenti l’azienda agricola di famiglia, al riparo quindi da possibili furti o appropriazioni da parte di estranei. L’operazione di Polizia, la prima del genere condotta sul territorio di Avigliano, ha permesso di sottrarre una consistente quantità di droga di produzione “autoctona” dal mercato locale e di confermare nel contempo la presenza di coltivazioni anche in aree territoriali apparentemente ostili per clima, altitudine e conformazione alla produzione delle piante di “marijuana”.
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27/09/2016 - autore: Redazione |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |