SCOMPARSO DONATO PACE IL PITTORE-CREATIVO DEI COLORI

Una generazione di talenti locali.

AVIGLIANO - E’ andato via in punta di piedi, così come è vissuto, riempiendo d’incolmabile assenza l’olimpo dell’arte. Si terranno oggi nella cittadina gianturchiana i funerali del pittore Donato Pace, «uno degli ultimi rappresentanti – scrive il sindaco Vito Summa in un epitaffio - di una generazione di talenti che ha dato lustro alla nostra comunità». «Uno spirito – continua il primo cittadino - indomito e creativo, capace di grandi capolavori spazianti da soggetti della tradizione a paesaggi, forme geometriche e figure sfumate, alla continua ricerca di sperimentare nuovi percorsi e tecniche innovative». «Ho avuto la fortuna – racconta il pittore Vito Masi – di essere allievo del Pace». «Affermava sempre che la tela bianca – continua Masi - era una belva da affrontare con vigore e decisone e la prima cosa che faceva era stendere uno strato neutro di base per attenuarne l’accecante chiarore. Era un vero maestro nel miscelare i colori e comporre una varietà infinita di tonalità da stendere sapientemente e con energia tramite la sua spatola, strumento essenziale in tutta la sua vastissima produzione artistica» .«Donato Pace – afferma Don Vito Telesca, grande appassionato d’arte ed amico del pittore – è stato un artista straordinario ed apprezzato da tutti, capace di autoevolversi, cambiando tecniche e soggetti a seconda dei moti interiori del suo spirito libero ed istintivo di eccezionale autodidatta. Io lo definirei il Van Gogh aviglianese». «Un aspetto – continua don Vito – mi preme sottolineare: nonostante la grande stima che riscontravano le sue opere e la possibilità di guadagno che ne sarebbe potuta conseguire, lui non ha mai tenuto conto dell’aspetto consumistico ed ha preferito vivere in povertà». I suoi quadri, infatti, per il Pace erano considerati alla stregua di figli e lui preferiva regalarli a chi sapeva ne avrebbe tenuto la giusta cura, che lui stesso verificava nel corso del tempo; alcuni suoi sdegnati rifiuti ad allettanti ed economicamente lusinghiere proposte d’acquisto sono passate alla storia di quanti conoscevano ed apprezzavano quest’uomo mite e risoluto, dal grande cuore e dall’invidiabile estro, che, «dopo il momento del cordoglio, la cittadina dovrà celebrare e valorizzare»
04/10/2016 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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