Sono due anni che la IV Commissione consiliare della Regione Basilicata prova a cambiare le regole
Sono due anni che la IV Commissione consiliare della Regione Basilicata prova a cambiare le regole per l’assegnazione delle risorse alle strutture private accreditate che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera e di specialistica ambulatoriale. Una cifra di 25 milioni di euro all’anno, le cui modalità di assegnazione sono contestate anche dagli stessi operatori del settore. Così come accaduto nel 2015, la Commissione approva il 29 luglio scorso la delibera della Giunta relativa all’anno 2016 (delibera n. 740 del 29 giugno 2016) allegando, come già accaduto per il 2015, al parere una lunga lista di modifiche ritenute necessarie. Un atto di fede, così come accaduto nel 2015, che non trova riscontro nella volontà della Giunta regionale la quale, con la delibera 937 dell’8/8/2016, approva definitivamente la sua proposta iniziale con piccole modifiche, facendo finta di recepire alcune delle indicazioni formulate dalla Commissione. Una farsa, in quanto la Giunta non incide sul cuore della questione. Evidentemente gli interessi sono altri e la Commissione ‘non può permettersi’ di giudicare l’operato di una burocrazia che, specialmente in sanità, è rimasta ferma all’800. La Commissione non deve permettersi di migliorare il servizio in favore dei lucani. Ma il tempo è galantuomo ed i nodi sono venuti subito al pettine. Infatti abbiamo appreso che nessun contratto con le strutture private è stato ancora sottoscritto (come mai?? La Giunta ha deliberato già da agosto) e che si continua a lavorare senza regole. Siamo in pieno far west. A ciò dobbiamo aggiungere anche la notizia secondo la quale i budget economici sono stati già consumati dalle strutture. Quindi, il premio per la competitività, pari al 20% delle risorse complessive, di cui si riempivano la bocca la politica e la burocrazia regionale quale elemento di novità e di miglioramento del sistema, diventa inapplicabile. In sintesi siamo di fronte alla solita approssimazione. Per questo oggi abbiamo presentato un’interrogazione urgente per capire cosa succede e le relative responsabilità di queste brutture. Gianni Rosa - Consigliere regionale FdI– An REPLICA Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Gianni Rosa, con una nota a sua firma diffusa oggi (ieri, ndr) lamenta il mancato accoglimento, da parte della Giunta regionale, delle indicazioni formulate dalla Quarta Commissione sull’assegnazione delle risorse alle strutture private accreditate. Non è così. E basterebbe leggere la nota n. 7817 del 29 luglio scorso a firma del presidente Luigi Bradascio per appurare che gran parte delle indicazioni formulate dalla Quarta Commissione, per quanto non vincolanti, sono state fatte proprie dal governo regionale, con delibera n. 937 del giorno 8 agosto 2016. Pertanto la “burocrazia” del Dipartimento, per usare le parole del consigliere Rosa non ha boicottato il lavoro della Commissione e non ha da difendere chissà quali “interessi”. Per completezza di informazione, va precisato che in sede di votazione il consigliere Rosa si è guardato bene dall’approvare il lavoro della Commissione che, per sua stessa ammissione, era volto a “migliorare il servizio in favore dei lucani”. Infine, contrariamente a quanto sostiene il consigliere di Fratelli d’Italia, non siamo affatto “in pieno far west” poiché per la prima volta le due Azienda sanitarie di Potenza e Matera stanno operando in piena sintonia per armonizzare i contratti tra gli operatori privati delle due province. Contratti che si stanno definendo. Inoltre, lo stesso premio di competitività, pari al 20 per cento delle risorse complessive, sarà pienamente garantito a quanti ne avranno diritto. |
06/10/2016 - autore: Redazione |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |