AVIGLIANO - E no, non è sempre Coppa Italia. E le sorprese nel calcio, si sa, sono all’ordine del giorno. Ma poi, si può parlare davvero di sorpresa? La vittima è illustre, il risultato è largo come forse nemmeno il più ottimista degli ottimisti poteva pensare. Ma la vittoria dell’Avigliano è chiara e limpida come e più dell’acqua di fonte. Primo tempo di sostanza, quando l’aggressività del Tursi sugli uomini in possesso di palla rendeva difficile sviluppare la manovra, e allora l’Avigliano ha capito che bisognava usare la prosa: contenimento quando occorreva, palla lunga a cercare le punte, e il colpo giusto al momento giusto, sul declinare del tempo, quando (dopo due diagonali, uno da destra, l’altro da sinistra, di Selvaggi finiti a lato) Bochicchio si è infilato in area e con il pallonetto ha reso vana l’uscita di Coretti, la disperata rincorsa di Varisco e il suo estremo tentativo sulla linea. Secondo tempo di concretezza, quando il Tursi (deludente, forse, ma poi mica così diverso da quello già visto nell’andata di Coppa: molto aggressivo, anche troppo quando si è reso conto che la gara era chiusa, in interdizione, confusionario e frammentario in costruzione) ha (avrebbe) dovuto cercare di reagire, e invece, conclusione di Libone a parte (propiziata da uno dei rari errori di una difesa di casa solida, guidata da un Fabio Marsico praticamente insuperabile, e nulla toglie alla sua prova l’autogol a partita ormai in cassaforte), ha mostrato limiti notevoli soprattutto negli ultimi venti metri. E alla distanza, quando a centrocampo si sono aperti spazi che i giallorossi fin lì erano riusciti a tenere chiusi, si è vista pure la manovra, anche quando, nel finale, una squadra già giovane ha abbassato ancora l’età media (ingressi di Ciaglia e Rosa) senza patire il minimo affanno. A mettere il risultato in ghiaccio ci ha pensato la coppia Petilli-Vaccaro, il primo andando in contropiede, facendosi mezzo campo palla al piede e un metro dentro l’area bruciando Coretti, il secondo sfruttando da faina il tocco indietro di Cantalice al suo portiere. Il resto è solo rifinitura dei dettagli: il gol della bandiera del Tursi, che in una giornata così non poteva che essere tutto di marca aviglianese (una respinta di un difensore che ne colpisce un altro e mette in moto Libone, sul cross rasoterra il tocco sfortunato in autogol di Marsico), e la doppietta di Vaccaro (punizione da 25 metri con deviazione di un uomo in barriera), a definire un risultato su cui Pitrelli e la sua squadra avranno da meditare e che per l’Avigliano significa tre punti e tanto, tanto morale. Per il Tursi un ko da mandare in fretta in archivio.

AVIGLIANO: Raimondi, Telesca, Galasso, Scarano, Gerardi, Marsico F., Petilli F. (30’st Maitilasso), Pirulli (27’st Ciaglia), Marsico A., Vaccaro, Bochicchio (40’st Rosa). A disp.: Picerno, Summa, Sileo, Santarsiero. All.: Petilli M. (squalificato, in panchina Sacco).

TURSI: Coretti, Tritto (20’st Marzella), Cantalice, Manolio, Varisco, Giannini (28’st Bavaro), Violante, Virgallito, Selvaggi, Chisena, Di Sanza (38’pt Libone). A disp.: Pasquino, Calderone, Buccolieri, Salerno. All.: Pitrelli.

Arbitro: Cerullo di Potenza (Labanca e Marino di Potenza).

Reti: 38’pt Bochicchio, 17’st Petilli, 33’st e 44’ st Vaccaro, 41’st Marsico F. (autogol).

Note: Pomeriggio dal sapore primaverile, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Ciaglia (A), Cantalice, Manolio, Varisco e Virgallito (T). Calci d’angolo 4-0 per il Tursi.

24/10/2016 - autore: Giancarlo Tedeschi

fonte: LA NUOVA DEL SUD