Debutta con successo a Bolzano l'opera teatral musicale scritta dal regista con Nicola Ragone e Damiano Brule'
Debutta allo Stabile di Bolzano «Wonderland », opera teatral – musicale scritta dal lucano Nicola Ragone in sinergia con lo scrittore Damiano Bruè e con Daniele Ciprì, che ne cura anche la regia, mentre le musiche sono state composte da Stefano Bollani, funambolico pianista che le eseguirà dal vivo. L’inconfondibile sguardo visionario e grottesco di Ciprì porta in scena sei storie bizzarre e surreali spiate attraverso le finestre di un condominio sospeso nello spazio e nel tempo, come sei cortometraggi che si intrecciano a formare un unico lungometraggio. Una diva della lirica sul viale del tramonto, un cieco che scende a patti con la morte, uno stellato chef francese costretto a cucinare per un cane famelico, una sognatrice che si prende cura dell’anziana madre ed il pazzo del quartiere che è il felliniano profeta di questa e di altre realtà, sono gli inquilini che animano questa inconsueta palazzina. I protagonisti sono interpretati da attori di prim’ordine del panorama teatrale e cinematografico, capaci di infondere ai personaggi una cifra caricaturale e fumettistica: Gino Carista, Giacomo Civiletti, Stanley Igbokwe, Francesca Inaudi, Lorenzo Lavia, Nicola Nocella, Sara Putignano, Francesco Scimemi e Mauro Spitaleri. La scenografia di Fabrizio Lupo e i costumi di Grazia Colombini consentono agli spettatori di sbirciare all’interno di tutti gli appartamenti di questa palazzina aperta, indirizzando il loro sguardo su ogni vicenda che accade e solleticando la loro immaginazione e la loro vena voyeristica. «In un epoca svuotata dal cupo disorientamento di ognuno – spiega Nicola Ragone - il teatro resta uno dei pochi luoghi autentici, uno spazio magico all’interno del quale ogni giorno si genera un rito differente, energia vitale per la nostra umanità. Una sorta di ancora di salvezza». « L’esperienza di Wonderlandracconta il regista e sceneggiatore di Salandra - ha riempito un vuoto dentro me, ha aperto uno spiraglio. L’opera è la rappresentazione di un mondo capovolto e tragicomico, una riflessione sul senso della vita, attraverso la commistione dei generi e la convivenza tra aulico e prosaico, cultura alta e cultura volgare; è l’immagine di un mondo impolverato con spiragli di brillantezza e di sogno». «Il pubblico – spiega Ragone - parteciperà attivamente agli eventi e spiando i personaggi avrà la possibilità di poterli osservare a lungo, nel loro quotidiano. Lo spettacolo sembra un film muto, costruito in un atto unico che si appoggia interamente sulle note del pianoforte suonato da Stefano Bollani, un preziosissimo musicista istrione che improvvisa dal vivo sulle scene, conferendo ad ognuna il giusto colore e l’atmosfera adeguata ». «Wonderland – conclude - è un folle esperimento, che gioca continuamente con rimandi ed evocazioni tra passato e presente, tra linguaggio poetico e popolare, costellata di citazioni musicali e cinematografiche, a comporre una quadricromia da cui lo spettatore è libero di lasciarsi rapire ».
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07/11/2016 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |