IL SINDACO DI MIGLIONICO RINVIATO A GIUDIZIO PER LE ACCUSE AI CONSIGLIERI COMUNALI DEL M5S

I grillini: “Un sindaco che diffama i propri cittadini non ci rappresenta”

MIGLIONICO - ”Il Diritto all’informazione e l’informazione libera sono sinonimo di democrazia e trasparenza. Lo stesso dicasi della critica e libertà di opinione purché esercitati nel rispetto delle regole deontologiche e della legge”. E’ quanto sottolinea il Movimento 5 Stelle di Miglionico. ”I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle dopo aver informato i cittadini dell’assegnazione di un appalto al fratello del Sindaco mettendone semplicemente in risalto l’aspetto etico- morale della vicenda e l’inopportunità di tale affidamento, sono stati accusati dal Sindaco, pubblicamente attraverso un comunicato istituzionale, di istigare tra i cittadini di Miglionico sfiducia nelle istituzioni e diffidenza verso i dipendenti comunali; di fare una politica di parte “non toccando” gli interessi di amici e conquistabili al voto e di avere conflitti di interessi all’interno dell’ Istituzione comunale. Da ultimo il Sindaco di Miglionico si è addirittura concesso la “licenza poetica” di considerare i consiglieri del movimento 5 stelle i mandanti morali di alcuni atti vandalici subiti alla sua auto. Il tutto ovviamente senza motivazione e giustificazione alcuna ma al solo scopo di screditare, agli occhi dell’opinione pubblica, i Consiglieri e la loro legittima azione di opposizione politica. Chi ha fatto queste dichiarazioni ora però è stato rinviato a giudizio per reato di diffamazione aggravata e ne dovrà rispondere di fronte ad un Tribunale Penale. Il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle, gli attivisti e i cittadini che in questi anni ripongono nel Movimento la loro fiducia, ingiustamente offesi dalle esternazioni pubbliche e formali del Primo cittadino, confidano che la giustizia possa fare serenamente il suo corso, senza alcun condizionamento, al fine di condannare in maniera netta questo genere di comportamento che non fa bene alla normale vita democratica della nostra comunità. Ad oggi dal Sindaco, dalla Giunta e dal suo Gruppo Consiliare, non sono pervenute scuse in merito alle pubbliche affermazioni diffamatorie fatte nei confronti dei Consiglieri Comunali del M5S. Anche per questo, di comune accordo con gli attivisti e i cittadini che si sono sentiti offesi da tali affermazioni, abbiamo deciso di costituirci parte civile nel procedimento penale”.
30/11/2016 - autore: Redazione
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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