INVIATO E MAI PUBBLICATO

Avigliano pronto alla prima di Coppa Italia

Avigliano – E’ un De Stefano pompiere. Piace l’Avigliano nell’ultimo test prima dell’avvio ufficiale della stagione? Lui, va controcorrente e dice di essere preoccupato. Nonostante la squadra, nella partitella (non ufficiale) contro il Lagopesole, sia piaciuta. “E invece –spiega il tecnico- le cose non vanno affatto al meglio. Dobbiamo lavorare ancora molto, soprattutto sul piano tattico, per poter raggiungere un livello apprezzabile di gioco”. Un modo per gettare acqua sul fuoco ed evitare che si accendano facili e pericolosi entusiasmi? Oppure dal suo osservatorio privilegiato l’allenatore granata osserva cose che agli altri possono sfuggire? Ipotesi entrambe valide, che solo il campo permetterà di verificare. Da fuori, l’Avigliano sceso in campo con il Lagopesole era piaciuto. Conta nulla il risultato, conta più quello che si era visto: una squadra tonica, propositiva in fase di elaborazione della manovra, pronta, quando il possesso di palla era degli avversari, ad aggredire il portatore per recuperare la sfera e cercare di impostare il gioco di rimessa, con un Montenegro, in avanti, già concreto ed efficace, punto di riferimento importante per l’intera manovra offensiva. Impressioni, alle quali De Stefano risponde: “Sono preoccupato in particolare per tre aspetti. Il primo: ho un solo giocatore, Mariano Vaccaro, con l’indole giusta per essere aggressivo a centrocampo, per andare a recuperare i palloni necessari per poter spezzare l’azione avversaria e far ripartire la squadra. Se è apparso che questa fosse una caratteristica generale della squadra, è perché sto cercando di stimolare tutti gli altri elementi a fare questo tipo di gioco. Ma il problema è che, appunto, gli altri vanno stimolati, mentre dovrebbero abituarsi a farlo con continuità. In secondo luogo, il fatto di aver puntato su esterni giovani, potrebbe creare delle difficoltà quando il livello non solo tecnico, ma soprattutto agonistico, delle partite comincerà a crescere”, anche se, aggiungiamo, va ricordato che molti di questi ragazzi sono già stati protagonisti nella passata stagione, ed hanno quindi incominciato a maturare, anche, se ci si passa l’espressione, “all’estero”, ed il riferimento è alle sfide della fase nazionale di Coppa Italia ed agli spareggi per la promozione alla serie D, importanti esperienze. “Infine –sostiene ancora De Stefano- siamo ancora in ritardo nel lavoro sullo sviluppo della manovra, anche se –riconosce poi il tecnico- i movimenti cominciano a vedersi”. La ricetta per continuare il processo di crescita, De Stefano la individua subito: “Dobbiamo continuare a lavorare sodo, soprattutto sul piano tecnico. Quanto alla parte atletica, ho visto qualcosa di positivo sul piano della corsa, anche perché i ragazzi dimostrano di aver assimilato il lavoro fatto durante la passata stagione”. Finito il tempo delle amichevoli, il prossimo test sarà già di spessore. Parte la stagione ufficiale, ed è subito Balvano, ovvero “una squadra che lo scorso anno ha fatto i playoff e ha sfiorato la promozione all’Eccellenza. Sarà una sfida molto difficile –ritiene De Stefano- su un campo come quello di Ricigliano che non ci favorisce e con i carichi di lavoro pesanti che ancora abbiamo nelle gambe. Oltretutto, dopo i risultati delle ultime due stagioni, contro di noi tutti vorranno fare il grande risultato. Ma noi siamo l’Avigliano, e siamo pronti ad accettare le sfide”. Giancarlo Tedeschi
30/08/2007 - autore: anonimo
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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