L'opposizione lancia accuse di immobilismo. Il sindaco: «Lavoriamo per obiettivi».
I ritardi nell’approvazione, ma ancor di più nella mera conoscenza e condivisione di una ipotesi realistica del Regolamento urbanistico di Avigliano, la cui redazione è stata affidata al prof. Carlo Manera, sono diventati l’argomento all’ordine del giorno della comunità da mesi e il principale terreno su cui l’opposizione sferra agli amministratori i suoi continui attacchi. «A distanza di più di un mese dal termine ultimo, il 31 marzo di quest’anno, assegnato dalla Regione Basilicata ai comuni, dopo l’ennesima proroga della legge Regionale per l’approvazione definitiva del Regolamento Urbanistico, quello che avevamo paventato e temuto si è puntualmente verificato, ossia il blocco totale dell’attività edilizia, con grave danno per l’economia di tutto il territorio e delle attività commerciali collegate ad essa». Inizia così il comunicato divulgato da Vito Lorusso, Consigliere comunale di opposizione, eletto nelle fila della Lista civica “Insieme per Avigliano”, che rimarca un assoluto immobilismo, nonostante le pressioni della minoranza e ben due appositi Consigli Comunali da essa promossi già nel 2005 e 2006 sull’argomento. Il centrodestra rimarca l’enorme lasso di tempo che sarebbe necessario, se anche la bozza del regolamento saltasse fuori a breve, per l’approvazione del piano, poiché bisognerebbe convocare una riunione preliminare alla conferenza di pianificazione e la conferenza stessa, organizzare momenti di partecipazione e osservazione da parte di tecnici e cittadini e riorganizzare una nuova conferenza di servizio, tutti atti propedeutici indispensabili. «La recente apertura della tangenziale nord di Potenza con il suo possibile sviluppo urbanistico dell’asse Potenza – Melfi – continua Lorusso - mette ancora di più in evidenza i danni che un tale blocco comporta, non consentendo, così, ad una parte importante del territorio comunale di svilupparsi e di divenire un punto di riferimento anche per la città capoluogo». «Riteniamo - continua - che la responsabilità della mancata approvazione del regolamento urbanistico, con tutte le conseguenze immaginabili, ricada pesantemente come un macigno su questa classe politica che amministra il nostro Comune con cecità e mancanza di prospettive reali di rilancio e di sviluppo di tutto il territorio comunale». Il centrosinistra, pur ammettendo questa fase di stallo («che c’è in quasi il 90% dei comuni della provincia –afferma») e i problemi da essa derivanti, giustifica questo ritardo con un’intensa fase di negoziazione con la Regione per ottenere dei vantaggi in più per i propri cittadini, considerando sia meglio un piccolo blocco che l’approvazione di uno strumento urbanistico altamente penalizzante. «Il mio intento – ha dichiarato il primo cittadino, Domenico Tripaldi – è quello di favorire una transizione soft da una situazione in cui era permesso molto ad una che porterà inevitabili limitazioni, che voglio, tuttavia, non ledano i miei concittadini, che potrebbero trovare disparità di trattamenti con quelli di altri comuni. Vorrei poterli dotare di un buon piano che offra loro vantaggi, e non innumerevoli restrizioni, e una migliore vivibilità del territorio. Per questo stiamo cercando ogni possibile mediazione con la Regione, sperando di uscire nel minor tempo possibile da questo empasse».
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18/05/2008 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |