TRA «FRAGOLE E URANIO» LA PROTESTA DI SCANZANO

Presentato ieri ad avigliano il libro di Stigliani e Buccolo

«Chi aveva scelto la Basilicata per i propri affari non aveva una grande considerazione dei talenti lucani». Con queste parole Pasquale Stigliani, autore, insieme con Francesco Buccolo di «Fragole e uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta», parla della scelta del governo Berlusconi, nel 2003, di ubicare sulla costa lucana un deposito di scorie nucleari di terza categoria. Servono 15 giornate di dura protesta per convincere l’esecutivo a fare dietrofront, 15 giornate di ribellione strenua e pacifica di una popolazione che ha alzato la testa affermando il suo diritto a contare nelle scelte che toccano il proprio destino e quello dei propri figli. I due autori hanno voluto ripercorrere, nel libro edito dalla Palomar e introdotto da Beppe Grillo, la mobilitazione di cui, in prima persona, Pasquale dal «campo base di Terzo Cavone», dove aveva sede il quartier generale del comitato «Scanziamo le scorie», Francesco da Roma, dove la protesta aveva il suo raccordo nazionale, sono stati protagonisti. I due giovani autori hanno presentato ieri sera ad Avigliano, dopo Scanzano e Policoro (seguiranno incontri nelle principali città italiane ed anche a Berlino), la loro opera prima ed hanno voluto ripercorrere le concitate fasi della protesta e i retroscena di una epopea entusiasmante, assurta a simbolo, nel documento costitutivo della Rete Mondiale Antinucleare di “conflitto non violento”. La contestazione ad una scelta sbagliata è presente sin dal titolo, che richiama due suggestioni: le fragole, simbolo dell’agricoltura locale di alta qualità, contrapposte all’uranio, rifiuto nucleare, che rischia irrimediabilmente di danneggiarle; ma anche echi del film “Fragole e sangue”, che narra della rivolta sessantottina in una grande università statunitense, occupata dagli studenti, che protestano contro la destinazione di un campo da gioco, prima riservato ai negri, all'addestramento di militari da inviare nel Vietnam (il cui titolo si basa sulla bizzarra dichiarazione di un rettore universitario: «Non mi preoccupo degli studenti più di quanto mi preoccupo delle fragole»). L’incontro, fortemente voluto dal Presidente dell’Associazione “E.Li.De.” il consigliere comunale Francesco Coviello, è stato l’occasione per tornare a discutere del delicato tema dell’energia nucleare e del ruolo delle giovani generazioni nei processi decisionali della nostra Regione. «Siamo usciti con la pubblicazione in ritardo – ha affermato Stigliani – ma nel momento giusto, poiché è nuovamente più che mai attuale, vista la nuova stagione di apertura al nucleare, parlarne, per tenere sempre vigile la memoria critica della gente ed evitare una nuova Scanzano».
26/08/2008 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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