RI...TRATTI DI VITA

Premiate le opere della prima edizione del concorso fotografico.

«Ho fatto un sogno: avere in Basilicata una città capitale della fotografia contemporanea. Avigliano». Con queste parole il critico Aldo Colella ha aperto la cerimonia di premiazione della 1ª edizione del concorso fotografico “Ri…tratti di vita”, organizzato dall’associazione culturale Colacatascia, che tra i poliedrici obiettivi che si è posta sin dalla sua nascita nel 2003, ha cercato di stimolare i giovani offrendo loro lo spazio per esprimere i loro talenti e le loro passioni attraverso varie manifestazioni e concorsi. Alla ricerca di un tratto, di una sfumatura, di uno spaccato capace di rappresentare la vita nella sua interezza, 74 fotografi professionisti e aspiranti, residenti in tutto il territorio nazionale (uno addirittura nella Repubblica Ceca), hanno inviato all’associazione aviglianese, anche grazie alla citazione del concorso su Exibart, importante giornale dell’arte presente anche in rete, una media di tre immagini a testa, giudicate da una giuria tecnica composta dai fotografi Antonio Chianese e Antonio Sileo e dagli artisti Vito Pace, Massimo Lovisco e Marcello Samela. Al primo posto si è piazzata la foto di Davide Morellini, di Saronno (Varese), che «si gioca – secondo la motivazione della giuria – sulla giustapposizione tra la povertà dignitosa di un focolare domestico e le immagini impresse sullo schermo televisivo, che propongono dimensioni dell’esistere assai lontane dalla frugalità della tavola. La composizione è impreziosita dallo sguardo della bambina e dalla dolcezza della luce, che rende l’immagine pittorica». Secondo si è classificato Emilio Bartesaghi, di Lurago D’Erba (Como), che «con gli equilibri compositivi, i valori chiaroscurali e la qualità della luce, offre allo spettatore uno spaccato ironico, che si costruisce sulla coesistenza di due personaggi fisicamente e generazionalmente contrapposti». Il bronzo del podio è andato ad uno scatto immortalato proprio nella cittadina al piè del Carmine ad opera di Pietro Coviello, che «ha inteso proporre una ri-costruzione di un ritratto di gruppo, con gli usi e i costumi di una società appena trascorsa, innescando un cortocircuito concettuale di pura mentalità contemporanea attraverso l’artificio dello scatto con il telefonino». La giuria, oltre alle opere premiate, ha selezionato 20 scatti che, in stretta collaborazione con il fotografo Roberto Ranaldi, che ha curato il concorso nelle varie tappe di realizzazione, e con il prezioso contributo di Colella, sono state messe in mostra sino al 3 gennaio nella sala Andrea Claps della cittadina. «Sono molto soddisfatto del successo della manifestazione – afferma Ivan Nocerino, presidente di Colacatascia – e dell’eco avuto a livello nazionale. Ciò ci sprona a continuare sul cammino intrapreso». Anche perché, come sottolinea Colella, «la cultura globalizzata è nata a qualche Km. da qui, a Lagopesole, con Federico II, e noi che procediamo speditamente verso il mondo globale possiamo e dobbiamo usare la fotografia per avvicinare i popoli e le culture».
02/01/2009 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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