hanno partecipato 31 aspiranti poeti ragazzini. La giuria ha premiato una poesia di Annaclara Sileo.
31 aspiranti poeti delle terze classi delle scuole secondarie inferiori di Avigliano, Satriano di Lucania, Bella, Barile e Lavello hanno voluto raccontare in versi il loro approccio con la vita, esprimendo problemi, preoccupazioni, incomprensioni e delusioni che appassiscono sogni, pensieri e gesti, cogliendo la proposta di dialogo del premio, «che non vuol essere un concorso letterario, ma un’occasione di confronto con i ragazzi», intitolato a Betty Federici dal tema “La solidarietà nel terzo millennio”. Oggi alle 16,30 si svolgerà nell’Istituto Comprensivo “G. Carducci – T. Morlino” di Avigliano, la cerimonia di premiazione che vedrà assegnare ad Annaclara Sileo, prima classificata di questa II edizione, una targa ed una macchina fotografica digitale, mentre all’istituto ospitante la manifestazione, frequentato dalla giovane aviglianese, la somma di 1.000 euro per il potenziamento della Biblioteca o per progetti di educazione alla lettura. La poesia di Annaclara “Domani sarà migliore” mostra la sofferenza che urla silenziosa sperando di essere intercettata e accompagnata verso sentieri di felicità e con la sua carica emotiva e il suggestivo utilizzo dell’ossimoro rimarca l’altalenante status di una società e del suo mondo giovanile in continua antinomia con se stesso e nel rapporto con gli altri. Le rime scritte dalla 14enne hanno convinto all’unanimità la composita giuria, formata dai poeti Mario Santoro e Antonella Laurita, dal giornalista Angelo Sagarese, dal sacerdote Cesare Covino e dagli studenti delle superiori Mario Lovallo, Antonio Manfredi e Carmelo Vaccaro. L’associazione Stella del Mattino in collaborazione con Amici di Ypsilon, ha pensato di far arrivare ai giovani, fragili fuscelli in balia di una società sferzante, il messaggio di Betty che, «nonostante abbia passato la sua infanzia e la sua adolescenza a combattere una silenziosa battaglia con la morte per rubarle attimi di vita – racconta Lello Colangelo, direttore responsabile di Ypsilon - e fosse consapevole che i colori di ogni sua alba si sarebbero potuti trasformare in quelli del tramonto, ha saputo trovare in sé la forza per sorridere in un mondo che sorride poco, per coltivare amicizie, per sognare l’amore, per dare, lei agli altri, conforto e incoraggiamento, con la consapevolezza che il mondo diventa vivibile se ognuno fa qualcosa di buono, se si rende utile secondo le sue, pur all’apparenza minime, possibilità».La casa famiglia Stella del Mattino ha ospitato dall’età di 13 anni Betty, affetta da una grave malattia, l’ipertensione polmonare primitiva, che ha portato l’adolescente di Castelgrande a morire nel 2006, a 19 anni (solo un improbabile trapianto cuore-polmoni avrebbe potuto salvarla). Il diario della sua breve vita Betty, oltre che nel cuore di quanti l’hanno conosciuta, l’ha lasciato nella poesia che amava tanto e attraverso cui si vuole perpetuare il suo ricordo, in un’imperdibile occasione per colloquiare con lei e riflettere, mediante la sua storia, sui valori veri della vita, senza i quali si rischia l’emarginazione e la devianza.
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06/04/2009 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |