III edizione del concerto in memoria di Antonio Carriero
Riccardo Tesi, compositore, strumentista e ricercatore di caratura internazionale, considerato il più importante organettista italiano, ha suonato il 30 marzo ad Avigliano, nella Sala Andrea Claps, per la terza edizione del concerto “Antonio, la musica e i musicisti”. L’esibizione è organizzata annualmente in memoria di Antonio Carriero, un giovane uomo affetto dalla sindrome di down, stroncato dalla Sclerosi laterale amiotrofica. Nonostante la malattia degenerativa lo avesse costretto immobilizzato nel letto gli ultimi anni della sua vita, Antonio non aveva perso la sua voglia di sorridere ed impegnarsi nelle sue passioni, la più grande delle quali era la musica: anche bloccato nel letto da muscoli che non rispondevano più appieno ai suoi comandi, continuava a suonare la sua tastiera aiutato dall’insegnante, Milena L’Amico, e durante una di queste lezioni le disse, con quel filo di voce che gli restava: «ora posso proprio fare il professore della musica, perché la musica non è un passatempo, è il mio mestiere». Il sogno che aveva sempre covato di organizzare un giorno un concerto tutto suo, viene colto dalla sorella che nel 2006, a pochi mesi dalla sua scomparsa, decide di dedicargli un concerto per condividere con quanti hanno amato questo ragazzo speciale, sempre gentile e sorridente con tutti, pieno di vita e allegria a dispetto delle sue difficoltà, la sua passione, organizzndo uno spettacolo musicale con quelli che Antonio definiva “i professori”. Tesi, che l’anno scorso ha festeggiato i 30 anni di una brillante carriera, è un autentico maestro che con il suo organetto diatonico, antenato della fisarmonica, è riuscito a coniugare la tradizione toscana a quella italiana, confrontandole con quelle basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore, anche attraverso collaborazioni di prestigio, da Ivano Fossati, a Fabrizio De Andrè, da Ornella Vanoni, a Giorgio Gaber, solo per nominare alcuni rappresentanti della grande canzone d’autore italiana, Facendo parlare all’organetto una lingua al contempo arcaica e nuova, egli dilata vocabolario e tecnica di uno strumento considerato popolare, riuscendo, a tutte le latitudini, a ridare dignità alla fisarmonica e ai suoi affini. Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale.
|
30/03/2009 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |