IL BORGO CAMBIA COMUNE? MA FILIANO E' «TIEPIDO»

Viene accolta senza troppo entusiasmo la volontà di Lagopesole di annettersi al paese e sganciarsi da Avigliano.

Gli abitanti di Filiano hanno appreso durante la mattinata di ieri la decisione da parte di alcuni cittadini di Lagopesole di voler formare un comitato per l’annessione al loro comune. Nei bar e nei tradizionali ritrovi non si parlava di altro: l’annessione di Lagopesole e alcune frazioni limitrofi al comune di Filiano. «Solo in questo modo – ha esordito Mi - chele Grieco, responsabile comunale del Pdl – possiamo rimediare ad un errore storico commesso nei primi anni cinquanta, quando riuscì ad avere l’autonomia amministrativa solo Filiano ed alcune frazioni e non fu compreso Lagopesole. Il partito che rappresento –ha dichiarato Grieco –è e sarà ufficialmente impegnato affinchè questo movimento prenda corpo e giunga alla saldatura dei due territori. Personalmente sono stati uno dei fautori della fusione che potrà avvenire attraverso la via politica, sportiva, sociale ed economica perché il territorio interessato alla fusione fa parte dell’asse San Nicola Melfi, dove si muovono la maggior parte dei capitali economici del nord-est della Basilicata. Il processo che si stà per avviare – ha concluso Grieco - muoverà oltre che i confini dei due comuni (Avigliano e Filiano), anche gli interessi che gravitano sulla zona: quello turistico, innanzitutto, ma anche quelli della gestione della cosa pubblica». La discussione si allarga e quasi tutti gli interlocutori fanno riferimento agli anni passati, quando i movimenti autonomistici interessarono le due frazioni più grandi: Filiano, appunto e Lagopesole con due comitati deversi. «Allora fu determinante a favore di Filiano – ha dichiarato S a l vat o r e Maio di Scalera - oltre che una serie di fattori positivi come l’unità del territorio, compreso la frazione di Scalerà che si schierò immediatamente con Filiano perché alcuni componenti «avevano dato la loro parola d’onore» e non si potevano tirare indietro. Allora come adesso – ha concluso Maio – ci sentiremo onorati di accogliere Lagopesole e le altre frazioni nel nostro comune». Domenico Gruosso, consigliere comunale del Pd, nel salutare benevolmente il movimento, è convinto che «l’annessione di Lagopesole è un motivo di crescita non solo numerico, ma anche politico». Giuse ppe Nella, neo consigliere provinciale di Filiano, è convinto che l’intero territorio ne trarrà beneficio, perché «l’unione di due punti forti sull’asse economico Potenza - Melfi, saranno determinanti per le scelte future in tutti i settori. Il comune di Filiano – ha concluso il consigliere Nella – che potrà ospitare tra i suoi confini il Castello di Lagopesole sarà proiettato sui circuiti internazionali del turismo con le naturali ricadute economiche». Canio De Carlo, banchiere, invece vede «troppo entusiasmo intorno al problema e si aspetta qualche freno politico». Per Antonio Gagliastro, «“il momento e quello giusto e la fusione dei due territori divisi solo da confini virtuali, darà nuova linfa alle due realtà».
22/08/2009 - autore: Antonio Pace
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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