Tutti concordi nel ritenere importantissima l'unione della coalizione, ma con lealtà e condivisione.
Pd, Psi, Idv, Udc, SeL e Pdci. I 6 partiti che stanno trattando ad Avigliano per definire i contorni dell’intesa politica di centrosinistra in vista delle prossime elezioni sono unanimi nel ritenere l’unione della coalizione importantissima. Eppure le trattative procedono con molta difficoltà e sono in un momento di forte stallo. Venerdì sera al tavolo trattante si sono riuniti solamente il Partito democratico con Sinistra e Libertà e i Comunisti, mentre l’incontro è stato disertato dai Socialisti, dall’Unione di centro e dall’Italia del valori. Il motivo? Il fatto che una parte (il Pd) «convochi il tavolo, imponendo tempi, ordini del giorno e metodi, primeggiando sugli altri, non deve esistere in una coalizione». Ad affermarlo Donato Paolo Salvatore, candidato sindaco del Psi, che critica l’atteggiamento dei possibili alleati in questa delicata fase e spiega come, nonostante creda che «i partiti debbano fare uno sforzo di sintesi per legittimare se stessi», lui e il suo partito sono pronti ad un confronto. «Non escludiamo neppure che si ricorra a primarie, ma disapproviamo un metodo contrapposto ad una candidatura, anzi usato come arma contro questa candidatura». La lealtà e la condivisione, d’altro canto, è invocata anche dal Pd che stigmatizza la dissertazione del tavolo trattante, ma ancor più la scelta di avviare manifestazioni pubbliche (il 21 Salvatore ha convocato una pubblica assemblea) senza il coinvolgimento delle altre forze politiche, con «comportamenti che introducono, di fatto, - afferma Vito Summa, candidato alla carica di primo cittadino del Pd - elementi di personalizzazione che non aiutano a costruire le basi per una nuova alleanza».
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17/01/2010 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |