AVIGLIANO, CENTROSINISTRA SPACCATO

Due aspiranti per la candidatura a sindaco: Donato Salvatore (Psi) e Vito Summa (Pd)

«Pensiamo Avigliano». Una proposizione semplice, che può essere letta come un’esortazione a costruire insieme un percorso, «pensando l’Avigliano del futuro forti del bagaglio del passato», ma anche come un monito per una comunità che deve riprendere a contare nello scacchiere regionale. Una frase incisiva stampata su un essenziale manifesto a firma di Donato Paolo Salvatore per invitare la cittadinanza ad «un pubblico dibattito sul futuro della cittadina, confrontandosi sulle priorità del programma» in vista della prossima tornata elettorale, attraverso «un’iniziativa – afferma il candidato dello sdi - che non ha simboli di partito, neppure del mio, perché è un luogo messo a servizio di tutta la coalizione per ragionare insieme mettendo al centro i programmi, senza alcun intendo frazionistico, ma che scaturisce da diverse sollecitazioni». Tutt’altra la lettura che ne dà il candidato sindaco del Partito Democratico, Vito Summa, che considera l’evento «un’accelerazione e personalizzazione che mostra di fatto come il tavolo delle trattative tra i partiti del centrosinistra sia saltato, e non per volontà del Pd, tanto da farmi ritenere libero di partire con la mia campagna elettorale senza ulteriori attese e indugi». Nonostante le affermazioni di entrambi i candidati sulla necessità di continuare a tenere aperto il tavolo, il percorso di coesione tra Sdi, Pd, Idv, Udc, Sel e Pdci è sicuramente in salita. Il nocciolo dello “scontro” le primarie di coalizione, che secondo il Pd «restano lo strumento più idoneo ad individuare il candidato sindaco del centro sinistra», come si legge da stamani sui manifesti che il coordinamento del partito ha affisso nella cittadina (il testo circolava da ieri sul web, ndr.), mentre per i socialisti sono da considerarsi «uno strumento alla pari degli accordi tra partiti, un metodo sul quale si può discutere ma che non deve essere brandito come un’arma contro una candidatura». Per la prima volta ad Avigliano, una delle prime realtà lucane in cui il centrosinistra si è presentato unito alle elezioni, anticipando i tempi di Uniti per l’Ulivo, ci saranno due candidati? E come si porranno le segreterie regionali in questa questione, considerando il bacino di voti, tra i 6000 e i 6500 per il centrosinistra, del territorio aviglianese? Il sindaco sarà scelto ad Avigliano, che siano i politici locali o i cittadini ad aver voce in capitolo, o come accadde nel 2005 la palla passerà a livelli sovracomunali? Sia Salvatore che Summa asseriscono che l’investitura non avverrà in altri luoghi, ma il segretario socialista ammette che «l’attenzione su Avigliano sarà alta». Lo scenario resta spaccato. Due candidature autorevoli, quella di un esperto e competente consigliere regionale e neosegretario regionale dello Sdi con alle spalle anni di politica e quella di un più giovane ex assessore comunale e provinciale, meno navigato ma non per questo meno competente (nel 2007 ha vinto il premio Azzarà, che individua ogni anno i più meritevoli amministratori lucani under 40) e due campagne elettorali che stanno partendo parallele e solo un forte accordo politico potrà far convergere.
20/01/2010 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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