La richiesta dei cittadini agli amministratori che si insiederanno ad aprile
A sole tre settimane dalla consultazione di fine mese per eleggere la nuova amministrazione comunale di Avigliano, in piena campagna elettorale, tra programmi di candidati e di coalizioni, la Gazzetta inizia un viaggio tra i cittadini, alla ricerca di sollecitazioni e criticità da girare ai candidati sindaco, per comprendere il loro pensiero e la loro linea d’azione sui vari temi che di volta in volta emergeranno dai loro elettori e dalle criticità che gli stessi evidenzieranno.«Una delle cose che sta a cuore a tutti i cittadini – asserisce Carmelina Rosa – è di vivere in un paese decoroso. Chi non ha mai detto o sentito dire nei confronti di chi ci ha amministrato: possibile che non vedano le buche nelle strade, i bidoni pieni e sporchi, le foglie secche che si accumulano, le erbacce che crescono, gli scalini sconnessi? Gli amministratori che si insedieranno dopo le elezioni nel nostro comune non avranno grossi problemi nell’individuare le cose da fare, perché basterà loro guardarsi intorno e porsi in ascolto delle segnalazioni dei cittadini. Nei primi famosi cento giorni io mi aspetto che si metta mano a strumenti basilari come lo Statuto e il Regolamento urbanistico».«Il problema madre da affrontare ad Avigliano e nel quale sono racchiuse tutte le questioni che vanno dalla riqualificazione e decoro urbano sino alla viabilità interna ed alla vivibilità del territorio e qualità ambientale – dice Peppino Vaccaro, architetto – sono riconducibili al Regolamento urbanistico. Avigliano non ha approvato l’importantissimo strumento entro i tempi dettati dalla Legge Regionale e sono due anni che siamo in stallo, anche se il discorso è più vecchio e il problema ce lo trasciniamo dal ’98. Le bozze finora elaborate, inoltre, non rispondono alle esigenze di riqualificazione, recuperando per Avigliano centro il vecchio piano di recupero che risale al 1985, al quale nel corso di questi anni si è andati in deroga con continue varianti, piano che per la zona di Lagopesole non è addirittura mai esistito. L’approvazione in tempi brevi del regolamento è auspicabile, ma non possiamo farci sfuggire l’importantissima occasione per mettere mano alla politica di indirizzo programmatico che ci permetta di discutere, attraverso alcuni incontri, forum e workshop, che potremmo delimitare nello spazio dei fatidici primi 100 giorni di amministrazione, dell’Avigliano che vorremmo, attraverso l’urbanistica condivisa». Anche i più giovani sono proiettati sul discorso della rivalutazione del patrimonio esistente, in molti casi abbandonato all’incuria e al degrado. «Per il bene del nostro territorio – afferma Fabio Labella – bisognerebbe che il futuro sindaco pianificasse le opere da portare a compimento inserendole in progetti di riqualificazione urbana, al fine di evitare, come è spesso accaduto nel passato, duplicazioni di strutture già esistenti sul territorio ed ulteriori incompiute, concentrandosi su efficaci soluzioni per la gestione dei contenitori esistenti».
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13/03/2010 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |