Le idee di Summa, Salvatore, Rosa e Lorusso
Cosa ne pensano i candidati sindaco? «Il benessere e il rilancio di un paese passa anche attraverso il suo valore estetico». Ad affermarlo Domenico Salvatore, giovane avvocato messo in campo dal Popolo della libertà per conquistare, dopo un quindicennio di amministrazione di centrosinistra, la guida della cittadina gianturchiana. «L'immagine di Avigliano risulta compromessa da anni di disinteresse e abbandono. Occorre riqualificare le vie del centro storico come della periferia e dotare nel più breve tempo possibile, dopo analisi interdisciplinari che valutino le effettive esigenze di crescita del territorio, il paese di uno strumento urbanistico, congelato da marzo 2008, serio che sappia contemperare l'armonia estetica delle soluzioni da adottare, le esigenze dei cittadini e, non in ultimo, le disponibilità economiche del comune per non vedere più sul nostro territorio obbrobri urbanistici, cattedrali nel deserto o strutture eternamente cantierizzate da lasciare in eredità alle amministrazioni future».Un piano di riqualificazione urbana quinquennale e un concorso di idee con un premio in denaro per il miglior progetto sulla riqualificazione e il decoro urbano che coinvolga le giovani eccellenze locali è uno dei primi atti che il candidato sindaco del centrosinistra, Vito Summa, dichiara di voler portare a compimento «affinché in tempi ristretti, in attesa della seppur celere approvazione del regolamento urbanistico, importante strumento di programmazione, si possano operativamente attivare tutte le procedure per sottoporre l’intero agglomerato urbano del centro e delle frazioni ad un profondo restyling, intercettando fondi comunitari, senza tuttavia sottovalutare la reale possibilità di sfruttare la capacità di indebitamento del comune, anche attraverso l’accensione di mutui, perché occorre il coraggio di investire per rilanciare un nuovo protagonismo di Avigliano». Per Vito Fernando Rosa, candidato di Unità Popolare «la non approvazione dei nuovi strumenti urbanistici e il non rispetto di quelli adottati e continuamente rimaneggiati come i piani di recupero e l’abbandono del centro storico sono solo alcuni degli aspetti che fanno di Avigliano il paese dal futuro negato. Partendo dalla verifica e approvazione in tempi celeri del regolamento urbanistico e dall’adozione di norme antispeculative, senza dimenticare i regolamenti sull’ubicazione di impianti di telefonia, eolici e fotovoltaici, crediamo sia prioritaria la costruzione di nuove case popolari da assegnare a famiglie bisognose e giovani coppie, sia nel centro che nelle principali realtà urbane periferiche, intercettando risorse e finendola con l’immobilismo e l’attendismo che in questi anni hanno portato solo la gestione ordinaria e fatto pensare per niente alla programmazione». Che una delle prime decisioni politiche da prendere appena dopo il voto riguardi l’urbanistica ne è convinto anche l’aspirante sindaco dell’Unione frazioni castellane, Domenico Lorusso. «Nella parte nord del territorio e non solo, dove sono ubicate le frazione più popolose, si dovrà intervenire innanzitutto sulla rivalutazione dei centri storici e sul recupero funzionale abitativo incentivando le iniziative private atte a consentire il recupero di tutte le superfici fatiscenti, rivisitando, altresì, gli indici di fabbricabilità nelle frazioni per dare una risposta concreta alla crescente richiesta di case, che andrebbe favorita anche attraverso la costruzione di alloggi popolari per abbattere gli attuali prezzi di mercato».
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13/03/2010 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |